Giuseppe Tassi
Le motivazioni della Corte d’appello federale calano una vera e propria mannaia sul capo della Juve e dei suoi dirigenti. Per spiegare la penalizzazione di -15 in classifica i giudici sportivi parlano di "illecito grave, ripetuto e prolungato" e di conseguente "alterazione del risultato sportivo". Dalle 36 pagine delle motivazioni emergono particolari sconcertanti. Secondo i giudici, i dirigenti bianconeri avrebbero eletto a sistema il gioco delle plusvalenze, arrivando a falsificare i bilanci perfino con rozze correzioni a penna. Un intreccio fraudolento, ribadito e conclamato da intercettazioni telefoniche, che offrirebbero prove inoppugnabili. E da un documento, il “libro nero di F.P.” (Fabio Paratici ex dg juventino), che confermerebbe i giochi contabili e i sotterfugi per ripianare i bilanci, utilizzando le compravendite dei giocatori.
Il dato più rilevante in questa buia vicenda è proprio l’alterazione del risultato sportivo. In sostanza la Juve avrebbe alimentato il proprio mercato in maniera illecita, rendendo la squadra sempre più competitiva a spese del sistema.
Con la gogna di nuove condanne sul capo (per la vicenda degli stipendi truccati in era Covid) e il rischio concreto di finire in serie B per mano del giudice sportivo, la Juve che gioca sul campo cerca una via possibile verso il domani.
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