Mercoledì 24 Aprile 2024

Clamoroso al Giro: servono due maglie rosa

Hindley e Hart all’ultimissima tappa in testa con lo stesso tempo: oggi la crono finale di 16 chilometri decide tutto. Non era mai successo

di Angelo Costa

Mai visto al Giro, né in un grande giro: i primi due in classifica che si giocano tutto nella crono conclusiva partendo alla pari. E’ l’esito del circuito sul Sestriere, dove i veri duellanti della corsa si spartiscono il bottino: Tao Geoghegan Hart, inglese di 25 anni, si prende la tappa, il suo degno sfidante Jai Hindley, australiano di 24, si veste di rosa, ereditando la maglia dal fiacco capitano Kelderman. L’ultima parola spetta ai 16 chilometri piatti che uniscono Cernusco sul Naviglio a Milano: poco più di un quarto d’ora per scegliere chi va nell’albo d’oro.

In pole c’è Hindley, per pochi spiccioli: questione di centesimi (86) e di un mezzo bonus raccolto per strada nel finale. Ma il jolly in tasca ce l’ha lo scioglilingua che gli sta appaiato, decisamente più adatto allo sforzo conclusivo: se la maglia rosa non metterà le ali all’australiano, il Giro è suo. Sarebbe il meritato sigillo di un’impresa che la Ineos si è inventata rialzandosi dalla botta peggiore: perso già alla terza tappa Thomas, abbattuto da una borraccia vagante, lo squadrone britannico prima si è divertito a vincere le tappe, poi ha portato Geoghegan Hart in cima alla corsa con uno straordinario lavoro collettivo. Col bis del buon Tao, sale a sei vittorie in attesa di completare l’opera oggi: classifica finale e settimo centro di squadra con Pippo Ganna, già a quota tre.

A questo spareggio, Geoghegan Hart arriva grazie al consolidato schema Stelvio, ripresentato nei trenta chilometri finali: davanti la straordinaria locomotrice Dennis, al quale deve persino chiedere di rallentare, a ruota soltanto Hindley. Tutti gli altri scivolano indietro subito, compreso Kelderman, che per difendersi si aggrappa invano al lavoro di chi trova per strada. E’ una tappa segnata, così come è segnato il Giro: per cambiarne il destino, Hindley nel finale prova tre volte a seminare il rivale, ma se lo ritrova sempre accanto e infine davanti nello sprint.

"Se penso a dov’ero dieci giorni fa, mi sembra incredibile di potermi giocare il Giro", dice Geoghegan Hart, che all’Etna, nel giorno dell’addio di Thomas, ci aveva rimesso un paio di minuti per una foratura ai piedi del vulcano. "E’ un onore vestire la maglia rosa, ora vinca il migliore", replica Hindley, augurandosi che non sia davvero così, perché a cronometro il suo coinquilino è meglio di lui.

Ordine d’arrivo 20^ tappa Alba-Sestriere: 1) Tao Geoghegan Hart (Gbr, Ineos) km 190 in 4h 52’45’’ (media 38,94), 2) Hindley (Aus) st, 3) Dennis (Aus) a 25’’, 4) Almeida (Por) a 1’01’’, 5) Vendrame a 1’34’’, 8) Kelderman (Ola) a 1’35’’, 11) Nibali a 2’02’’.

Classifica: 1) Jai Hindley (Aus, Sunweb) in 85h 22’ 07’’, 2) Geoghegan Hart (Gbr) st, 3) Kelderman (Ola) a 1’32’’, 4) Bilbao (Spa) a 2’51’’, 5) Almeida (Por) a 3’14’’, 6) Fuglsang (Dan) a 6’32’, 7) Nibali a 7’46’’, 8) Konrad (Aut) a 8’05’’, 9) Masnada a 9’24’’.

VUELTA. Quinta tappa a Tim Wellens, Roglic resta leader.