Madrid, 16 settembre 2013 - Test a sorpresa per Chris Horner, ma la sorpresa l'ha fatta lui a tutti. Così scrive sul proprio sito AS, quotidiano sportivo spagnolo.

L'Agenzia antidoping spagnola (AEA) stamattina è andata alla ricerca del vincitore del Giro di Spagna 2013 (foto). Nella sua stanza però c'era un altro corridore e di Horner nemmeno l'ombra. La squadra - in evidente imbarazzo, scrive As - non ha trovato alcuna spiegazione per la sua 'fuga'.

Il controllo è stato richiesto dalla Usada, che da tempo sta seguendo Horner, e che ha approfittato del primo giorno "non di corsa" per inviare gli ispettori. Durante tutta la durata delle corse, infatti, i controlli sono di pertinenza della sola Uci.

Secondo indiscrezioni, però, alla base del giallo potrebbe esserci stato un errore di comunicazione. Gli agenti della Aea si sarebbero recati all’indirizzo sbagliato: secondo quanto riporta El Mundo, Horner avrebbe comunicato già ieri agli agenti dell’agenzia spagnola che avrebbe soggiornato, insieme alla moglie, in un altro hotel. "Non c’è nessun problema", mette in chiaro l’ufficio stampa della RadioShack. In quanto al controllo cui dovrebbe sottoporsi l’americano, l’agenzia specifica che "rientra nell’ordine della normalità, vista la collaborazione tra le agenzie e la federazioni internazionali".

IL TEAM DIFENDE L'AMERICANO - Il team Radioshack ha diramato un comunicato cercando di mettere chiarezza sul caso relativo a Chris Horner accusando addirittura l'agenzia antidoping di "violazione della privacy". Dopo il 'giallo' esploso nella mattinata, il team dell'americano offre la sua versione dei fatti puntando il dito sull'errore dell'agenzia antidoping spagnola. Il 41enne corridore non si sarebbe fatto trovare dagli ispettori arrivati nel suo albergo per un controllo predisposto dall'Usada. La squadra ha precisato che Horner non era irreperibile: semplicemente, si trovava in un altro hotel, come da lui stesso annunciato. "Chris Horner ha aggiornato la sua locazione con l'Usada prima dell'inizio della tappa finale, indicando all'agenzia il nome del suo albergo, il numero di telefono e il numero della camera", scrive la RadioShack in una nota sul sito ufficiale. "Tutto secondo le regole, Horner ha ricevuto una mail di conferma".

"Gli ispettori dell'agenzia antidoping spagnola - prosegue la nota - si sono presentati nell'hotel sbagliato a Madrid, quello dove soggiornava la squadra, e ovviamente non hanno trovato Horner. Il team - si legge - ritiene che la comunicazione tra l'agenzia e i media rappresenti una violazione della privacy, soprattutto perché si tratta di un loro chiaro errore". In conclusione il team "chiede ai media di riportare correttamente sull'argomento" e annuncia di voler chiedere "un risarcimento alle agenzie antidoping responsabili".