di Angelo Costa

Herning, 3 maggio 2012 - Giro d’Italia, atto primo: prima dei fatti, le parole. Al Centro Congressi di Herning, la cittadina danese dove domani con una cronometro scatterà l’edizione numero 95 della corsa rosa, è il giorno dei big: fra chi punta alla classifica e chi alle tappe, ecco cosa pensano i protagonisti più attesi.

MICHELE SCARPONI. "Quest’anno vedo un buon numero di atleti in lizza per la vittoria o, come minimo, per salire sul podio. Credo che la corsa, soprattutto nei primi giorni, sarà abbastanza difficile da controllare. Io sto bene e la mia condizione sta crescendo. Credo che il mio compagno Cunego stia molto bene e non lo vedo assolutamente come un rivale: in due saremo in vantaggio sugli avversari".

IVAN BASSO. "Due cadute in due settimane mi sono costate di corse importanti. In ogni caso ho lavorato bene negli ultimi 40 giorni. Ho 34 anni ed ho una grande esperienza. Vedremo tappa per tappa ma sono sicuro di poter lottare per il successo. La mia squadra è pronta ed io ho una grande fiducia nei miei compagni".

THOR HUSHOVD. "La mia stagione fin qui non è andata come speravo. Alla Sanremo stavo male, alla Roubaix sono caduto ed ho perso la corsa. Sono molto motivato per fare bene in questo Giro e spero di riuscire a vincere la mia prima corsa in maglia BMC. Sono particolarmente concentrato sulle prime tre tappe qui in Danimarca perché per me è come essere a casa".

FRANK SCHLECK. "Quando i miei dirigenti mi hanno chiamato per dirmi che avrei fatto il Giro ero al parco con mia figlia. Sono felice di essere qui anche se sul momento sono stato un po’ sorpreso ma, dopo aver visto bene il percorso di gara, ho capito che poteva essere una buona opportunità. Dopo le classiche ho staccato una settimana e per questo, nei primi giorni potrei fare un po’ di fatica a prendere il ritmo. Questo però mi permetterà di essere più fresco soprattutto nel finale".

JOHN GADRET. "Non ero tra i favoriti lo scorso anno ma ho dimostrato di poter fare bene. Proverò a fare qualcosa di simile o ancora meglio. L’ultima settimana di corsa è veramente difficile ma sono i corridori che “fanno” la corsa. Credo che lo Stelvio deciderà la corsa quest’anno".

JOAQUIN RODRIGUEZ. "In Spagna tutti dicono che io sono il grande favorito di questo Giro d’Italia. Non credo onestamente che ci sia un unico favorito ma molti corridori che possono vincere, compresa qualche sorpresa. L’ultima settimana deciderà la corsa. Il problema potrebbe essere il vento: non mi piace ma non mi fa neanche paura".

ROMAN KREUZIGER. "Io sto bene. Fin dal 2008 ho sempre migliorato ogni anno. Non ho ancora vinto una grande corsa a tappe di tre settimane ma credo di essere sulla strada buona. La mia stagione sta andando bene: ho fatto una buona Tirreno- Adriatico, un buon Trentino e un buon Romandia. Vedremo se questo sarà il mio anno».