Mercoledì 24 Aprile 2024

Chelsea da Champions, maledizione Pep

Un gol di Havertz regala la coppa a Tuchel: il City ci prova fino al 97’, ma non trova il gol. Per Guardiola l’incubo europeo dura dal 2011

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di Paolo Franci

Altro che Pep. La Champions League è della ’double T’ di Tomas Tuchel, l’uomo che ha sconfitto tre volte su tre Guardiola con i suoi Blues e ogni volta in una competizione diversa. L’ultima è la più bella e meravigliosamente inebriante perchè vuol dire leggenda per un predestinato al quale, soltanto pochi mesi fa, gli dei del pallone sembravano aver voltato le spalle.

Chissà cosa penserà adesso il presidentissimo del Psg, il potente Al-Khelaifi. Lui che per Natale a Thomas Tuchel aveva regalato un bell’esonero nonostante la finale di Champions giocata contro il Bayern. E chissà quanto ci metterà Pep Guardiola e con lui la Manchester in celeste, a dimenticare la Grande Chance, scivolata via contro un Chelsea ancora una volta d’acciaio. A maggior ragione se tutti ti davano per strafavorito.

Il campo ha detto che all’avvio con un’occasione per Sterling nei primissimi secondi del match, il Chelsea ha risposto ritagliandosi attorno all’ennesimo volo di fantasia tattica di Guardiola, a volte vittima più per l’eccesso delle sue trovate che degli avversari. Nell’occasione, rinuncia a uno tra Rodri e Fernandinho - dunque togliendo l’equilibratore di centrocampo - per mettere dentro Sterling e arretrare Foden. RIsultato, Sterling non pervenuto, Foden è soffocato e Chelsea che galoppa nelle praterie trovando spazi che si traducono in occasioni davvero importanti. Come le due che si mangia Werner nel primo quarto d’ora. Non è un caso che Foden sarà tra i peggiori in campo, lui tra i migliori e più continui fin qui, ma certo non impiegato da esterno di centrocampo. E non è un caso che Sterling non la prenderà mai.

Quando il City perde Thiago SIlva per infortunio sembra un gran brutto segno del destino per i Blues. E invece va in scena la prima volta del migliore in campo, Havertz, in un’azione da far ripassare nelle scuole: 3 passaggi e lancio centrale di Mount per Havertz che scappa, salta Ederson in uscita e la mette dentro. Per lui, che sembrava dovesse non giocare per fare spazio a Pulisic, la prima rete in Champions e da non dormire per una settimana. Il City barcolla, perde De Bruyne, si rimette in piedi e tenta di affondare nella ripresa, ma il granito di Tuchel regge e, anzi, costruisce spesso e bene sprecando il colpo del ko definitivo a metà della ripresa con Pulisic.