Giovedì 25 Aprile 2024

Chef, scarpe, elicotteri: a qualcuno la clausola piace strana

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di Paolo Franci

Rimedi contro i vampiri. Eh sì, quelli che mordono e Chiellini ne sa qualcosa. Eppoi scarpette rosse che mica te le puoi mettere. E sia chiaro: se andiamo a cena io mi siedo accanto al re oppure non mi siedo proprio. Eppoi, metti che questi ottengono l’indipendenza io me ne vado eh? Mica ci resto qui!

Benvenuti nel meraviglioso pianeta delle clausole, quelle che vengono inserite nei contratti degli eroi del pallone. E ce ne sono di veramente, belle, ora che sono tornate d’attualità con la storia di Chiesa, che la Juve dovrà per forza mettere al centro del villaggio bianconero, riscattandolo dalla Fiorentina in caso di 10 gol e 10 assist in stagione. I gol li ha fatti, di assist ne mancano tre e comunque sarebbero da ricoverare i dirigenti juventini semmai avesseto pensato di sconsacrare Chiesa. Ovvio che la Juve se lo terrà comunque.

E, oltre a quelle di rescissione ce ne sono alcune che più le leggi e più non ci credi. Partiamo da Leo Messi: lui oltre a 700 milioni da pagare per portarselo via, ha una clausola che lo obbliga ad essere impiegato nel ruolo che dice l’allenatore. Come se non dovesse essere scontato. Eppoi, metti che la Catalogna ottenga l’indipendenza e il Barça esca dalla Liga, per Leo si aprirebbe la via di fuga: c’è la clausola per liberarsi all’istante. E, restando in Spagna, pare che Anelka ai tempi del Real pretese una clausola che gli consentiva di poter sedere accanto al re Juan Carlos in caso di cene con la dinastia dei Borbone. E Sir David Beckham al Milan? Sua moglie Victoria, a Milano pretese di avere a sua disposizione un elicottero, un fitness center, una piscina termale, un hair stylist e uno chef macrobiotico. E se tuo fratello è nella mer... Cioè di mestiere fa lo sturafogne che si fa? Semplice, si fa come Agger che una volta lasciato il Liverpool per tornare al Broendby, ha preteso l’esposizioni ad ogni partita casalinga del brand ’KloAgger’, un bel mix di... marketing.

E le avventure di Gervinho in Arabia all’Al Jazira? L’ex romanista non ci andò: perchè pretendeva biglietti aerei per tutta la famiglia chissà fino a quale grado di parentela, un elicottero per svolazzare qua e là e una spiaggia privata tutta per lui. I dirigenti lo mandarono dove immaginate.

Eppoi, sì, la clausola ’anti-vampiro’ che il Barcellona inserì nel contrattone super di Luis Suarez dopi il morso a Chiellini; mentre a Van der Vaart al Betis Siviglia fu proibito indossare scarpe rosse, il colore dell’odiato Siviglia. C’è poi la clausola ’Babbo Natale’ di Edin Hazard, che costrinse Roman Abramovich - oltre all’esborso di 40 milioni di euro versati al Lille - a risarcire il dispiacere di ognuno dei suoi ex compagni per l’addio con 10mila euro ciascuno.

E ricordate Bergkamp e la paura degli aerei? Lui aveva la ’clausola del pendolare’: trasferta in auto, in treno o chi vi si fila, io non gioco. Magnifica la clausola che l’astuto Atletico Madrid fece inserire nel contratto di cessione del Kun Aguero al City: ogni cinque gol segnati con i Citizens, 250 mila euro vanno ai Colchoneros che, fin qui, hanno intascato 13 milioni di euro a fronte dei 256 gol segnati! Eppoi c’è Mbappè che all’età di 19 anni, firmando col Psg il nuovo contratto chiese di poter inserire un bonus di 30 milioni per ogni Pallone d’Oro vinto. I dirigenti dissero "No, accontentati di 18 milioni l’anno più premi". E di sicuro hanno risparmiato, visto come sta giocando quel fenomeno di Mbappè.