Charles è deluso: "Ma il weekend è lungo"

Il monegasco puntava alla pole. Carlos non si dà pace dopo l’errore in Q2: "Difficile capire cosa sia successo, posso rimontare"

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di Paolo Grilli

Tutto è ancora da scrivere nel weekend di Imola, ma il venerdì delle qualifiche è stato già utile per girare la manopola dell’emozione. Non propriamente di giubilo, dentro e fuori il box Ferrari, date le aspettative altissime riposte dal popolo rosso in Leclerc e Sainz.

Speranze che la pioggia ha appena diluito con il suo tasso di imprevedibilità. Charles oggi partirà secondo nella Sprint Race, ma per sua stessa ammissione la pole, ieri, era di nuovo alla portata; Carlos è invece incappato in un altro errore – difficilmente comprensibile a livello dinamico anche riguardando mille volte il filmato – e l’uscita alla Rivazza comporterà non solo la partenza dalla decima posizione oggi, ma probabilmente anche un posto in griglia non ottimale nello start di domani.

"E’ bello vedere così tanto rosso in tribuna, ma sono deluso –dice Leclerc –. Nel secondo giro ho scelto di mettere le gomme per fine sessione, ma la bandiera rossa ha poi chiuso tutto. Colpa mia, ma ci sono state cose che non potevo controllare ed è andata in questo modo. Sarebbe stata bella la pole, ma proveremo a mettere tutto insieme per la Sprint Race e per il Gran Premio, il weeked è lungo e daremo tutto".

Leclerc non può festeggiare la pole “ufficiale” a Imola – quest’anno il più veloce delle qualifiche della Sprint Race viene registrato come poleman del weekend a livello statistico, a differenza dell’anno scorso –. "Era difficile – prosegue il monegasco – c’erano molte pozzanghere, il Q3 è stato frustrante perché quando contava ho fatto la scelta sbagliata".

La sensazione, però, è che Leclerc possa essere veloce con qualsiasi tipo di condizione meteo. E che la Red Bull, per quanto alleggerita di cinque o sette chili rispetto all’inizio della stagione con nuove soluzioni, parta comunque un gradino sotto le Rosse.

Avrebbe voluto raccogliere mlto di più, ieri, Carlos Sainz, per fare brillare quella firma che lo lega a Maranello fino al 2024. Ma il posteriore che gli è scappato alla Rivazza ha ridestato le inquietudini che si erano palesate anche nel weekend australiano, segnato dall’uscita di pista in gara e dagli zero punti. Davvero un paradosso, che lo spagnolo sia risultato più costante e meno ’falloso’ di Leclerc tanto da sopravanzarlo in classifica nel suo primo anno in rosso, e ora si ritrovi nei panni del pilota più facile agli errori, proprio mentre la vettura si dimostra la migliore di questo inizio di stagione.

"Non capisco bene cosa sia successo esattamente – commenta desolato Carlos –. Sì, ero in un giro veloce, ma non stavo spingendo al limite. Sapevo che con la nostra macchina quel giro mi serviva per passare in Q3. Per questo è difficile da spiegare. Non ero al limite, semplicemente ho perso la macchina. Chiedo scusa a tutta la squadra – aggiunge – non è il modo ideale di iniziare il weekend. Mancano ancora la sprint e la gara dove possiamo rimontare, ma sicuramente non è ideale".

Molti occhi saranno puntati su Leclerc, oggi. Ma vedendo mezzo pieno il bicchiere lasciato sotto la pioggia di Imola, Sainz potrebbe intravedere la possibilità di una rimonta che possa confermare ai tifosi del Cavallino che quella firma sul rinnovo del contratto non è arrivata a caso.