Venerdì 19 Aprile 2024

Ceferin si illude sulla Superlega

Paolo Franci

Ma è un fatto che il pallone, così com’è, non potrà funzionare a lungo, se la contrazione di 7,2 miliardi sventolata da Perez è, come sembra, aderente alla realtà. Il fatto è che negli ultimi anni l’unica via inseguita dalle potenti confederazioni del pallone, mondiali ed europee, è stata quella della moltiplicazione delle partite per moltiplicare i ricavi. Si sapeva però, alla lunga, che questa sorta di abbattimento della qualità avrebbe prodotto scorie pericolose e innescato pensieri discutibili, se non cattivi, come quello della Superlega. Magari però aveva ragione Shakespeare, convinto che non esistesse il buono o il cattivo "semmai è il pensiero a disegnare la differenza", ma è altrettanto vero che certi cattivi pensieri sono emersi di fronte a un calcio da catena di montaggio che non riconosciamo più. Non c’ è più attesa, pathos, emozione. C’è solo questa fabbrica di sardine dietro alla quale i giochi di potere non si fermano mai. E capire chi, alla fine, stia facendo la cosa giusta è sempre più difficile. Impossibile.