C’è Locatelli nel motore della nuova Juve

E’ fatta: prestito biennale dal Sassuolo con obbligo di riscatto a 35 milioni. Giallo CR7: il Real nega la trattativa, lui si sfoga sui social

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di Paolo Grilli

Lo stop al tormentone è arrivato nel primo pomeriggio di ieri, dopo un pranzo porta-consiglio a Forte dei Marmi in cui Federico Cherubini, neo ds bianconeri, e Giovanni Carnevali, a.d. del Sassuolo, hanno trovato la quadra. Sì, Manuel Locatelli sarà un giocatore della Juve. Ambito da mesi, ancora prima dell’esplosione all’Europeo, lungamente al centro di un flirt ricambiatissimo, l’azzurro ora fa tutti più Allegri alla Continassa. Mancava come il pane uno così alla Signora. L’uomo dai 100 passsaggi a gara, rapido di pensiero e di gamba in ogni zona della mediana, arriva con un prestito quasi gratuito e biennale: e la Juve esulta anche pensando al bilancio, perché i 35 milioni che dovrà al Sassuolo nel 2023 (il riscatto dovrà avvenire in maniera incondizionata, perché legato solo al primo punto nel girone di ritorno della seconda stagione) saranno pagabili in un quinquennio.

Storia di un colpo annunciato, di un azzurro profondissimo. Con Arthur e Rabiot infortunati, poi, Allegri non concederà ampi tempi di ambientamento al campione d’Europa, idealmente già al centro del progetto e del campo sia che si opti per un 4-3-3, sia che Max viri su un 4-2-3-1 più funzionale al "nuovo" Ronaldo. Quel CR7 che tutti vorrebbero, a quanto pare, ma che poi nessuno si piglia. Per ora. Non il Real, dopo le clamorose indiscrezioni giunte dalla Spagna.

"Cristiano è una leggenda del Real Madrid e ha tutto il mio amore e rispetto. Non ho mai pensato di ingaggiarlo. Guardiamo avanti", si è premurato di twittare ieri Carlo Ancelotti per mettere un freno alle suggesioni. E Cristiano, con un duro post serale, ha zittito a sua volta le voci spagnole: "Non posso permettere alle persone – scrive il fuoriclasse portoghese – di continuare a scherzare con il mio nome. Rimango concentrato sulla mia carriera e sul mio lavoro".

Il Psg sta a guardare, per ora. Ma è chiaro che i parigini accarezzano, eccome, l’idea di affiancare CR7 a Messi, un’operazione che rappresenterebbe un uicum nella storia del calcio sul piano sportivo e mediatico.

Dopo Locatelli, ora è Cristiano a riprendersi tutta la scena. Il giallo di cui è protagonista non è affatto concluso. Il destino di Ronaldo dipende beffardamente da quello del suo erede designato, Mbappé. La saetta francese ha una sola destinazione possibile, proprio il Real, che pagandolo a peso d’oro consentirebbe ad Al-Khelaifi di mettere insieme in attacco 11 Palloni d’Oro (6 Messi, uno in meno il portoghese) senza dimenticare Neymar. Ma potrebbe inserirsi anche il City su Cristiano, se non dovessere farcela per Kane. Fantasie fuori controllo nell’estate più pazza del calcio? Intanto la Juve pensa all’Udinese. Magari già con “Loca“.