C’è Italia-Cuba, come ai bei tempi

Mondiali, gli azzurri i migliori della prima fase, ma partono dal terzo posto nel tabellone a eliminazione

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ITALIA

3

CINA

0

(25-14, 25-10, 25-14)

ITALIA: Galassi 8, Giannelli 1, Michieletto 13, Anzani 7, Romanò 10, Lavia 14, Balaso (L), Scanferla (L), Pinali 1, ne Bottolo, Recine, Russo, Mosca. All. De Giorgi.

CINA: Zhang J. 5, Peng 1, Zhang G. 6, Yu. Yu 5, Li 1, Ya. Yu, Tianjuan (L), Wang 3 ne Dai, Yang, B. Zhang, Lui, Z. Zhang 1, Miao. All. Sheng.

Arbitri: Akinci, Cespedes.

VOLLEY

di Doriano Rabotti

Si vede che sono ragazzi, e per fortuna. Mentre intorno all’Italvolley ronzavano calcolatrici e pallottolieri, i ragazzi di De Giorgi hanno fatto quello che gli sportivi con la mentalità giusta devono: hanno pensato a vincere la loro partita, senza prestarsi a conti strani come invece in passato hanno fatto in troppi, anche sotto la rete del volley.

Perché complice una formula astrusa, quella sì ingiusta sul piano sportivo, che avvantaggia in partenza Polonia e Slovenia paesi organizzatori, pur essendo stati i migliori in questa prima fase numeri alla mano, nel tabellone degli scontri diretti che inizieranno sabato gli azzurri si sono ritrovati al terzo posto.

Quindi nel prossimo turno l’avversaria non sarà la Tunisia dell’italiano Giacobbe, sedicesima, ma la rinascente Cuba (sabato o lunedì, in Slovenia), quattordicesima: non è più la squadra che contendeva i mondiali al gruppo di Velasco, ma è comunque un’avversaria insidiosa. Il problema arriverà in caso di passaggio ai quarti: lì l’avversario dovrebbe essere la Francia campione d’Olimpia allenata da Giani, favoritissima insieme con i polacchi che cercano il tris iridato consecutivo riuscito solo all’Italia. Perdendo un set, ieri, gli azzurri sarebbero passati in un’altra parte del tabellone, ’scegliendo’ il Brasile. Perdendo la partita, ma per farlo avrebbero dovuto scendere in campo i magazzinieri e l’autista del pullman, l’Italia avrebbe evitato tutte le big.

Ma per fortuna, Giannelli e i suoi compagni hanno vinto e basta. E pazienza se adesso sarà dura arrivare alle partite per le medaglie: proprio in un mondiale in Italia abbiamo visto in passato spettacoli indegni dello sport. Non si cresce sportivamente facendo i furbi. De Giorgi quando giocava era un diavolo astuto, in campo. Ma oggi deve dare l’esempio, è il maestro di una classe che deve crescere verso Parigi. Senza scorciatoie.

Gli ottavi: a Gliwice (Polonia) domenica e martedì: Polonia-Tunisia, Stati Uniti-Turchia, Serbia-Argentina, Brasile-Iran; a Lubiana, sabato e lunedì: Slovenia-Germania, Olanda-Ucraina Italia-Cuba, Francia-Giappone.