C’è il Barcellona, occasione d’oro per Inzaghi

Un risultato positivo ribalterebbe lo scenario. Lautaro recupera. Il tecnico stasera non rischia: ma col Sassuolo deve far bene

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di Mattia Todisco

"Come se ne esce? Con le vittorie". La ricetta di Simone Inzaghi per lasciarsi alle spalle la crisi tende alla semplicità dei concetti. All’Inter servono tre punti, una gara portata a casa di riffa o di raffa, dopo aver perso le ultime due partite in campionato. Sarà Champions, stasera, contro un Barcellona che ha perso solo una volta in stagione, a Monaco di Baviera. Le altre le ha vinte tutte pareggiandone una ed è in testa alla Liga a pari punti con il Real Madrid. Arriva al Meazza, ad affrontare i nerazzurri, legittimamente favorito. Xavi Hernandez ha ricostruito lo spirito blaugrana ed è riuscito a farsi prendere giocatori al livello della storia del club. Uno su tutti, Lewandowski, una sentenza in area altrui tanto quanto lo sta diventando Ter Stegen nella propria, assicurando ai blaugrana un’adeguata copertura della porta quando i gol non sgorgano a profusione. Portiere e centravanti, gli assi portanti su cui si comincia a costruire una squadra. All’Inter manca il titolare in attacco (l’infortunato Lukaku) e non si sa chi sia realmente avanti nelle gerarchie tra i pali. Oggi giocherà Onana, come annunciato da Inzaghi. In Europa finora è sempre toccato a lui tanto quanto in campionato è stato scelto Handanovic. L’alternanza dei numeri uno è tra le spine del difficile avvio di stagione. Il capitano sloveno sta attraendo un carico di critiche, non una novità negli ultimi anni. Davanti a lui scricchiolano Skriniar, ancora frastornato da un’estate sulle montagne russe, ma anche Bastoni. Va peggio De Vrij, che pure potrebbe essere ripescato al posto di Acerbi per non sovraccaricare troppo l’azzurro. A centrocampo non c’è Brozovic (sempre per infortunio) e Asllani si candida per un’altra maglia da titolare dopo quella contro la Roma. Darmian, presente ieri in conferenza con Inzaghi, dovrebbe giocare a destra con Dimarco a sinistra, mentre davanti Lautaro sembra recuperato per giocare insieme a Dzeko: gli esami svolti ieri dall’argentino non hanno evidenziato lesioni. Secondo quel che trapela da Appiano Gentile, anche in caso di sconfitta Inzaghi resterebbe al suo posto, ma a questo punto conta anche il "come". Il tracollo sarebbe sintomo di un’urgenza e spingerebbe la proprietà verso un cambiamento immediato. In caso contrario, probabilmente si attenderanno risposte dal campionato, in primis dalla sfida contro il Sassuolo di sabato pomeriggio. Ad oggi quel che rema a favore di Inzaghi è il contratto fino al 2024 e la mancanza di alternative con esperienza a cui si può arrivare agevolmente, bilancio alla mano. Bisognerebbe scommettere su Chivu, attuale allenatore della Primavera, o su Stankovic, da poco liberatosi dalla Stella Rossa. Difficile però pensare a un "traghettatore" quando il percorso è lungo ancora trenta partite in campionato e non si sa quante nelle coppe.