Giovedì 18 Aprile 2024

‘Cavallo atleta’, arriva il riconoscimento Una svolta storica per gli sport equestri

La riforma approvata istituisce la nuova figura con conseguenze sul piano giuridico, fiscale e non solo

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di Paolo Manili

La nuova riforma dello Sport, approvata dal Consiglio dei Ministri, contiene un passaggio legislativo che il presidente Fise, Marco Di Paola, non ha esitato a definire "storico" per il mondo del cavallo. Si tratta del riconoscimento della figura del "cavallo atleta", che in pratica diventa una nuova "personalità giuridica" con implicazioni di enorme portata per gli sport equestri e l’intera filiera. "Si è trattato di un percorso lungo e complesso – ha dichiarato Di Paola –per il quale la Fise si è molto impegnata, e che oggi arriva finalmente alla conclusione anche con l’inserimento delle norme che riguardano il benessere e la cura degli animali destinati alle competizioni sportive. Abbiamo sempre ritenuto che nel nostro sport gli atleti sono due: l’uomo e il cavallo. Si tratta di un traguardo storico e di un riconoscimento fondamentale per gli sport equestri. Voglio ringraziare il ministro Vincenzo Spadafora e lo staff del Dipartimento dello Sport che sono riusciti a dare vita a questa fondamentale riforma".

L’equiparazione dell’atleta-cavallo all’atleta-uomo ha implicazioni enormi, e per arrivarci la strada non è stata facile. Già da tempo la Fise aveva deciso che per partecipare alle proprie competizioni i cavalli dovessero obbligatoriamente essere "non Dpa", ossia non destinati alla "produzione alimentare". Sul tema si era scatenata una guerra sommersa perché la norma andava a intaccare determinati interessi di tipo commerciale. Ma la Federazione è riuscita a imporre sia la norma sia una presa di coscienza dei proprietari, dell’opinione pubblica e delle Istituzioni. "Il riconoscimento del cavallo atleta – ci ha spiegato il segretario generale della Fise, Simone Perillo – apre ulteriori scenari con conseguenze oltre che sul piano legale, anche su quello fiscale, dei trasporti e quant’altro, perché il cavallo-atleta non è più un bene commerciale, e parimenti trasportare un atleta, seppure quadrupede, è diverso che trasportare un bene commerciale. Ora si dovranno aprire trattative con i vari Ministeri ed Enti istituzionali, la strada è ancora lunga ma questa legge è una pietra miliare".