Carlotta e Arjola, il nuoto ha l’oro in bocca

Gilli e Trimi hanno vinto 200 misti e 100 stile, quinto podio per la piemontese: "Ora voglio diventare una vera poliziotta". 4x100 d’argento

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L’onda del nuoto azzurro alle Paralimpiadi di Tokyo è un po’ come quella di Kanagawa, il celebre dipinto del pittore giapponese Hokusai: non si ferma mai.

Forse non avrà una fama capace di resistere duecento anni, come l’illustrazione dell’artista nipponico, ma di sicuro il nostro nuoto sta dominando la scena nella vasca dell’Aquatics center. Anche ieri sono arrivati due ori e un argento, i primi dall’immensa Carlotta Gilli, che tornerà da Tokyo con cinque medaglie al collo, e dalla grandissima Arjola Trimi, il terzo dalla staffetta 4x100 maschile stile libero di Barlaam, Ciulli, Fantin e Raimondi, ma anche di Morlacchi decisivo prima della finale.

Carlotta Gilli ha strappato gli applausi del presidente del Cip Luca Pancalli: "Una guerriera invincibile: Carlotta Gilli continua imperterrita a imporsi nella vasca dell’Aquatics Centre a Tokyo2020 con medaglia d’oro e record del mondo nei 200 misti. Standing ovation per una grande atleta", ha postato il numero uno dello sport paralimpico italiano. "Questa era l’ultima gara a cui puntavo e sono arrivata piuttosto stanca: mi fa male da tutte le parti, ma non importa – ha detto la Gilli –: il record era un mio obiettivo, riprendermelo è stato bello. Ho aperto Tokyo con oro e record paralimpico e lo chiudo con oro e record del mondo. Farò anche i 100 rana, ma senza aspettative. Non ho ancora realizzato quello che ho fatto, penso che quando tornerò a casa mi arriverà tutto addosso in un colpo solo, non mi alzerò per una settimana. Il mio sogno adesso è un altro: vorrei essere la prima atleta paralimpica ad essere arruolata e diventare effettivamente una poliziotta".

Felice è anche Arjola Trimi: "Non mi aspettavo un tempo così importante. Sono contentissima per avere tenuto nella vasca di ritorno – ha detto dopo l’oro nei 100 stile –. Cerco di godermi ogni singolo momento e con la calma piano piano riesco a mettere insieme i pezzi e capire come andare avanti. È il mio modo di essere".

Argento che ha riflessi d’oro anche per la staffetta 4x100 maschile stile libero, che avrebbe fatto il record del mondo se l’Australia non avesse fatto ancora meglio: "Abbiamo fatto il nostro, siamo tutti fieri ed è stata una bella gara", ha detto Simone Barlaam, mentre Simone Ciulli aggiungeva: "Ho goduto tantissimo a stare in questa squadra, ho compagni eccezionali e ringrazio Federico Morlacchi che ci ha qualificato, questa medaglia è come se fosse anche sua". Un discorso ribadito anche da Antonio Fantin: "Federico è un esempio per tutti noi che siamo cresciuti con lui".

Stefano Raimondi ha aggiunto un’altra medaglia alla collezione personale: "Abbiamo dato il cuore, siamo venuti qui per quello, non eravamo i favoriti ma volevamo giocarcela. Ci è mancato poco".

Va bene anche così.

d. r.