di Paolo Franci Sì, come te nessuno mai, Re Carlo. E adesso che si inizi a parlare di ancelottismo, finalmente. Perchè quattro Champions non le ha vinte mai nessuno, così come non s’è mai visto un tizio seduto in panchina in grado di vincere tutti e cinque i grandi campionati d’Europa. Questa Champions però, è forse il più grande capolavoro della sua carriera. Sì perchè trasformare in una squadra d’acciaio un gruppo di ragazzotti di talento e anche un po’ viziati, mescolandoli con grandi giocatori un po’ attempati e dalla pancia piena non era facile. E invece lui l’ha fatto. Un miracolo, l’ennesimo E non è un caso che sia stata la miglior stagione della carriera di Benzema, così come non è un caso che Karim, il peggior ’nemico’ di Vinicius, ne sia diventato una sorta di fratello maggiore, dentro e fuori dal campo. Il Real l’ha vinto con la tattica della tigre nell’erba alta: ha aspettato, subito anche, cucito la porta con un Courtois pazzesco e poi risolta con un’azione saetta di Valverde e Vinicius. PerKklopp e Salah, dunque, la vendetta, dopo il ko del 2018, è un piatto che va servito un’altra volta, perchè a Parigi, lo scacco di Re Carlo è stato perfetto. E meritato. Lo scandalo è nella incredibile incapacità organizzativa dei francesi, talmente in tilt da far slittare l’inizio della partita. Il primo avviso aveva ufficializzato 15 minuti di ritardo rispetto all’ora prevista, cioè le 21. Ma alle 21 e 10 con lo stadio ancora ancora mezzo vuoto, era apparso subito chiarocome la partita sarebbe stata rinviata ancora. E infatti, avviso, fischi e nuovo slittamente alle 21 e 30. I motivi? I problemi di afflusso all’esterno dello Stade de France anche a causa dei tanti tifosi senza biglietto. Poi, la concomitanza con il Roland Garros e ...
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