Lunedì 15 Aprile 2024

Caos Var, quegli errori che non ti immagini

È già successo troppe volte: gli arbitri non hanno a disposizione tutte le riprese che chiariscono i dubbi. E le polemiche divampano

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Il fallo di mano in area di Dumfries in Inter-Barcellona, non sanzionato

di Paolo Franci

C’è quel vecchio proverbio sul diavolo che se la cava bene con le pentole, ma con i coperchi zero. Se però al satanasso, per dirla alla Tex Willer, riesce almeno una volta il coperchio, allora ti viene fuori una brutta cosa come quella di Inter-Barcellona.

Ricordate no? Un colpo di Var annulla (giustamente) il pari del Barça per tocco di mano di Ansu Fati prima che la palla finisca in porta. E subito dopo c’è un fallo di mano grosso così di Dumfries in volo che l’arbitro Vincic non vede. Già rassegnati e scuotendo la testa in attesa dell’ineluttabile, il rigore per i blaugrana, abbiamo poi sgranato gli occhi quando Pol van Boekel – uomo del Var che aveva fatto infuriare gli spagnoli per un rigore non concesso contro il Bayern – fa occhi da mercante, cioè non vede quel fallo di mano. Apriti cielo.

La reazione degli spagnoli l’abbiamo vista. Furente la stampa di casa con titoli tipo: "Una rapina a mano alzata". Sì, ma com’è possibile che Vincic non abbia dato quel rigore e che il Var non abbia visto ciò che noi abbiamo visto eccome nei vari replay? Semplice, non avevano tutte le immagini. O almeno, non avevano quelle che avrebbero portato al calcio di rigore per il Barcellona. E in quel caso, il regolamento parla chiaro: è sovrana la decisione sul campo.

La cosa è incredibile e impossibile da accettare. Non si può e basta. Perché? Facile. Stiamo vivendo un’era in cui l’immagine video è diventata il mezzo più usato (e abusato) sui mezzi di comunicazione globale: Instagram, Tik Tok, Facebook per certificare, confermare, rassicurare, diffondere, provare e tutto il resto. E in un mondo così, nel quale l’immagine video è mamma, zia e sorella, vai un po’ a spiegare alla gente che gli addetti al Var di Juve-Salernitana non avevano le immagini di Candreva che teneva in gioco Bonucci sul gol di Milik! Ma come si fa ad accettarlo per lo sport più ricco del mondo? A maggior ragione dopo la trionfalistica celebrazione della tecnologia che avrebbe sconfitto tutti i mali del pallone? Certo, non dimentichiamo le migliaia e migliaia di possibili errori arbitrali scomparsi grazie al Var, sul fuorigioco in particolare, ma anche su azioni difficili da interpretare in area, giusto per fare due esempi. Però questa cosa delle immagini è folle. A maggior ragione se chi sta a casa quelle immagini le ha a disposizione. Lo spettatore sì e l’arbitro no? Follia.

Ok, ma come se ne esce? Se su social e web il video è imperatore assoluto, sul tema fuorigioco, ad esempio e dunque il caso di Juve-Salernitana, siamo già mezzo passo oltre, che a breve diverrà passo intero. Si chiama SAOT (Semi-Automated Offside Technology, fuorigioco semiautomatico) e lo vedremo in azione ai Mondiali del Qatar, dopo l’esordio in Supercoppa europea e in Champions. Uno strumento che fa riferimento ad un sistema di 10-12 telecamere che segue i calciatori e traccia fino a 29 punti corporei per ognuno, creando modelli tridimensionali sulla posizione dei giocatori in tempo reale, che viene poi trasmessa al Var e immediatamente dopo all’arbitro di campo. E se anche al Mondiale andrà bene, lo vedremo presto anche in A. E le immagini ’fantasma’ come nei casi di Inter-Barça? Semplice non è, ma quelle immagini ci sono perché noi in poltrona le vediamo. Dunque, che si trovi il modo di farle vedere anche agli arbitri, a prescindere da scenari burocratici di immagini in esclusiva e diritti televisivi.