Giovedì 25 Aprile 2024

Caos in Brasile, Venezuela con 13 contagiati

Il torneo si disputa in uno dei paesi più colpiti dal Covid: 4 positivi anche nella Bolivia, è polemica

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RIO DE JANEIRO (Brasile)

In Brasile la Copa America arriva in un momento drammatico del paese: piegato dalla pandemia e incapace di far fronte con le sue strutture sanitarie alla forza del virus. Ma la Copa America si gioca lo stesso. Ed è evidentemente un rischio. Tredici giocatori, staff tecnico e funzionari venezuelani sono risultati positivi al test per il covid-19 alla vigilia della gara d’esordio della Coppa America contro il Brasile, come annunciato la Confederazione calcistica sudamericana (Conmebol). In una dichiarazione si afferma che le persone infette sono state isolate e rimarranno sotto controllo medico. "Devono rimanere in quarantena, in conformità con i protocolli locali, e non possono essere in contatto con nessuno all’interno o all’esterno del campo del Venezuela", ha affermato il Conmebol. La Federcalcio venezuelana (FVF) ha potuto sostituire qualsiasi giocatore interessato dopo che la Conmebol ha stabilito che non ci sarebbero state restrizioni sui cambi di squadra durante il torneo.

La FVF non ha rivelato immediatamente i nomi di coloro che sono risultati positivi. Il 31 maggio il Brasile è stato confermato come paese ospitante della Copa America, meno di 24 ore dopo che la Conmebol ha dichiarato che l’Argentina non avrebbe più organizzato il torneo a causa dell’aumento dei casi di coronavirus nel paese. La Colombia è stata privata del suo status di paese co-ospitante all’inizio di maggio a causa di violente proteste antigovernative. Secondo i dati ufficiali, il Brasile ha avuto più di 17,3 milioni di casi confermati di coronavirus, 486.000 dei quali fatali. Gli Stati Uniti sono l’unico paese con un numero di morti più alto.

"Sono positivo al Covid: tutti sanno quanto ci tenessi alla Copa America, sono sicuro che i miei compagni daranno il massimo e farò il tifo per loro": su Instagram, il centrocampista del Torino Tomàs Rincon conferma la sua positività. E c’è spazio anche per uno sfogo: "Voglio anche ringraziare chi si è preoccupato per la mia salute - aggiunge il venezuelano - mentre a chi mi ha augurato il contrario dico di controllarsi perché questo è un virus da trattare con estrema attenzione: siamo prima uomini, poi calciatori".

Ieri sera è arrivata notizia anche che, ai 13 casi che vedono protagonista il Venezuela si aggiungono quelli registrati nella nazionale Boliviana. Le positività riguardano tre giocatori e un membro dello staff tecnico. Ad annunciarlo è stata la Federcalcio boliviana. Le persone contagiate sono comunque in buone condizioni di salute. La Bolivia scenderà in campo martedì contro il Paraguay per la gara valevole per il gruppo B.