Non arrivava in finale di Davis da 19 anni, l’Australia. Proprio lei detentrice di 28 trofei, seconda solo agli Usa. E nel 2003 fu protagonista del trionfo Lleyton Hewitt, ora capitano non giocatore degli ‘Aussie’. Che oggi, all’ultimo atto del trofeo a Malaga dalle 13, partono però sfavoriti. Senza Kyrgios, tocca a Kokkinakis e De Minaur tentare l’impresa. Non propriamente due stelle del tennis attuale, per quanto giocatori ormai molto rodati. Il doppio può riservare sorprese: contro la Croazia, in semifinale, Hewitt ha sparigliato le carte inserendo Thompson accanto alla sicurezza Purcell. E ha avuto ragione.
Il confronto con il Canada, stando ai precedenti, parlerebbe per l’Australia ma l’inerzia è tutta dall’altra parte. Auger-Aliassime è ormai un leader capace di tutto e Shapovalov non dovebbe temere Kokkinakis. E il doppio, come visto, è a prova di bomba anche variando gli interpreti. Per il Canada si tratta della seconda finale di Davis. Nel 2019 si dovette arrendere alla Spagna. Alla Caja Magica di Madrid furono Bautista Agut e Nadal a battere gli attuali singolaristi. Che però sono cresciuti, e tantissimo.