In un giorno solo, il calcio italiano perde due due interpreti che, con ruoli diversi, hanno dato un grande contributo alla sua crescita e cambiamento. A 81 anni è morto a Roma Gianmarco Calleri, ex presidente di Lazio e Torino. Nato a Busalla (Genova), negli anni ‘60 Calleri giocò in B con le maglie di Novara, Monza e Lazio. Appesi gli scarpini al chiodo, si dedicò all’attività imprenditoriale e nel 1986, assieme al fratello Giorgio e al finanziere Bocchi, acquistò il club biancoceleste. Sotto la sua guida la Lazio ottenne nel 1986-87 una storica salvezza in B nonostante i 9 punti di penalizzazione. Riportata la società in A, Calleri la vendette a Cragnotti nel 1992. Due anni dopo acquistò il Torino che guidò fino al 1997. Il calcio piange anche Italo Galbiati. Aveva 85 anni. Ex mezzala di Inter, Lecco e Como, per decenni è stato vice di Fabio Capello, accompagnandolo nelle esperienze sulle panchine di Milan, Roma, Juve e Real Madrid. "E’ stato un punto di riferimento del mondo rossonero e un punto di forza di tante imprese della storia del Milan", si legge nel post su Twitter del club di via Aldo Rossi. "Italo è stato la mia fortuna, era una certezza", ha detto a Sky un commosso Capello.