Giovedì 18 Aprile 2024

Mercato Milan in stand-by. In attesa della risposta di Ibra si decide su Brocchi

Imminente la scelta dell’allenatore. L’ex tecnico della Primavera continua a sperare, ma il suo futuro dipende dalla cessione ai cinesi, che non vogliono Berlusconi alla presidenza.

Cristian Brocchi (LaPresse)

Cristian Brocchi (LaPresse)

Milano, 23 maggio 2016 - In casa Milan è la settimana decisiva per definire la sorte di Cristian Brocchi, che non ha convinto nella sua breve parentesi alla guida della prima squadra e dovrebbe tornare alla guida della Primavera. Usiamo ancora il condizionale perché le parole di Silvio Berlusconi dopo la finale di Coppa Italia con la Juventus non hanno chiarito del tutto la situazione. E lo stesso Brocchi dice apertamente di avere qualche chance in più dopo i complimenti ricevuti dal presidente per la bella gara dell’Olimpico contro la corazzata bianconera.

Intanto la folta rosa dei possibili successori comprende tre allenatori stranieri e un italiano, Marco Giampaolo, che non ha rinnovato con l’Empoli nonostante l’ottima stagione dei toscani. Il tris estero è composto dall’ex romanista Rudi Garcia, da Manuel Pellegrini (fresco di addio al Manchester City) e da Unai Emery, che ha portato il Siviglia alla vittoria della terza Europa League consecutiva e ieri sera a Madrid ha perso la Coppa di Spagna solo ai supplementari contro il Barcellona.

Ed Emery sembra il favorito, soprattutto in caso di cessione della società ai cinesi. “Ho chiesto di restare presidente per almeno 3 anni, è un obbligo mio, ma loro mi vorrebbero cacciare! Vogliamo vendere per fare più grande il club. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di portarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari” ha detto Berlusconi, che aggiunge di stimare Brocchi perché persona seria e capace. “Il suo futuro dipende dalla cessione” precisa il patron. Intanto oggi si celebra uno dei giorni più prolifici nella storia ultracentenaria del club rossonero. Il 23 maggio il Milan ha vinto tre Coppe europee, uno scudetto e uno spareggio Uefa. In ordine cronologico nel 1968 a Rotterdam arrivò la Coppa delle Coppe grazie al 2-0 all’Amburgo. Il 23 maggio 1987  vinse 1-0 lo spareggio Uefa di Torino con la Sampdoria, regalando la prima gioia al neo patron Silvio Berlusconi.

Lo stesso giorno nel 1990 ecco la finale di Coppa dei Campioni a Vienna e l’1-0 al Benfica. Si passa poi al 23 maggio 1999 e alla vittoria del 16° Scudetto con il 2-1 di Perugia grazie alle reti di Guly e Bierhoff. Infine esattamente 9 anni fa si giocava la finale di Champions League di Atene, la rivincita con il Liverpool a due anni dall’incredibile rimonta dei Reds a Istanbul. Quel 23 maggio 2007 finì 2-1 e il Milan di Carlo Ancelotti portò a casa la settima Coppa Campioni della storia, la seconda alzata al cielo nella capitale greca dopo quella del 1994 nell’era Sacchi.

Sul fronte mercato si aspetta prima di tutto la decisione di Zlatan Ibrahimovic sul suo possibile ritorno in rossonero da Parigi. Tra coloro che rientreranno dai vari prestiti c’è Suso, che ha impressionato negli ultimi mesi al Genoa segnando 6 gol (una tripletta al Frosinone, una doppietta nel derby con la Sampdoria e una rete al Palermo. Il 22enne spagnolo non è però considerato ancora pronto per una grande e potrebbe subito ripartire. I rossoblù liguri lo rivorrebbero, ma sul giovane cresciuto nel Cadice e con trascorsi nel Liverpool e nell’Almeria c’è anche il forte interesse del Sassuolo.