L'esultanza di Vinicius Jr.
Milano, 17 settembre 2022 - In Spagna è scoppiato il caso Vinicius Jr. La danza dell'attaccante brasiliano del Real Madrid, suo rituale dopo ogni rete segnata, è stata etichettata come un comportamento "da scimmia" da Pedro Bravo, presidente dell'associazione degli agenti iberici, intervenuto a Chiringuito TV. Un'uscita a vuoto che ha subito fatto clamore. Da Neymar a Pelè: il sostegno al classe 2000 non sta mancando. "Il calcio è gioia. È una danza - il messaggio di O Rei - Anche se, purtroppo, il razzismo esiste ancora, non permetteremo che questo ci impedisca di continuare a sorridere. E continueremo a combattere il razzismo ogni giorno in questo modo: lottando per il nostro diritto di essere felici e rispettati". "Continua a ballare, Vini", ha scritto invece Neymar sui social. Dove è comparso, diffondendosi rapidamente, l'hashtag #BailaViniJr.
La risposta di Vini
E Vinicius Jr. certamente non intende rinunciare alla samba post gol. "Sono stato vittima di xenofobia e razzismo in una dichiarazione, ma niente di ciò è iniziato ieri - l'intervento del diretto interessato - Da tempo criminalizzano i miei balli. Che non sono solo miei: appartengono a Ronaldinho, Neymar, Paquetá, Pogba, Matheus Cunha, Griezmann e João Felix. Vengono dal Reggaeton e dai neri americani. Si balla per celebrare la diversità culturale del mondo. Accettalo. Rispetta. Oppure impazzisci. Non mi fermerò. Voglio che le prossime generazioni siano preparate come lo sono io. Per combattere i razzisti e gli xenofobi. Provo sempre ad essere un modello nel campo professionale e nella vita di tutti i giorni: ma questo non si mostra sui social. Così i vigliacchi si inventano qualche problema per attaccarmi. E il copione finisce sempre con delle scuse, con un 'sono stato frainteso'. Ma ripeto, razzista: non smetterò di ballare". Bravo ha poi fatto retromarcia, chiedendo scusa e affermando di essersi espresso male. Ma intanto, per il derby di Madrid in programma domani sera, la tensione non manca dopo quanto detto dal capitano dell'Atletico, Koke. "Se lo farà al Wanda, ci saranno dei problemi, è normale".
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