Serie A, Hellas Verona-Milan 1-2: Tonali salva ancora i rossoneri

Gli uomini di Pioli vincono ancora in trasferta e tengono il passo di Napoli e Atalanta

L'esultanza di Tonali dopo il gol al Verona (Ansa)

L'esultanza di Tonali dopo il gol al Verona (Ansa)

Verona, 16 ottobre 2022 – A pochi mesi da un successo cruciale nella corsa scudetto, il Milan ha sbancato nuovamente il Bentegodi battendo l’Hellas Verona 2-1 e lo ha fatto ancora grazie a un gol di Sandro Tonali che all’82’ ha sbrogliato una matassa che si era fatta a dir poco intricata per i rossoneri. Dopo essere passati in vantaggio con l’autorete di Veloso al 9’, infatti, i rossoneri si sono divorati il pari con Giroud all’11 e hanno subito il ritorno di un Verona intraprendente e capace di pareggiare i conti al 18’ con Gunther. Da quel momento gli scaligeri hanno tenuto testa ai rossoneri senza timori reverenziali, sfiorando a più riprese la rete (clamorosa la traversa colpita da Piccoli nella ripresa). A un quarto d’ora dalla fine, però, la nuova accelerata del Milan che è andato vicino al gol in un paio di occasioni con Rebic, autore poi dell’assist per Tonali. Nonostante l’inferiorità numerica, però, l’Hellas non ha tolto il piede dall’acceleratore e nei secondi finali ha nuovamente fatto sussultare il Milan in un paio di occasioni. Fondamentali questi tre punti conquistati dagli uomini di Pioli, che restano imbattuti in trasferta ne 2022 e tengono il passo di Napoli e Atalanta.

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Le scelte di Bocchetti e Pioli

Alla sua prima sulla panchina scaligera, Bocchetti punta sul 3-4-2-1 con Hien, Gunter e Magnani in difesa, il rientrante Faraoni e Depaoli sulle fasce e il Tameze e Veloso come coppia di centrocampo. Davanti, invece, Henry supportato da Verdi Hrustic. Pioli si affida invece al collaudatissimo 4-2-3-1: tra i pali Tatarusanu con davanti a sé la linea a quattro di difesa formata da Kalulu, Gabbia, Tomori e Theo Hernandez. In mediana, un po’ a sorpresa, a far coppia con Tonali non c’è Bennacer ma Krunic. La vera sorpresa è però sulla trequarti dove a fare reparto con Leao e Diaz – a supporto di Giroud – c’è Adlì, alla sua prima da titolare.

Primo tempo

Personalità e gioco a testa alta segnano il buon avvio dei gialloblu, ma a passare alla prima, vera affondata, è il Milan: al 9’ Hrustic sbaglia infatti un passaggio all’indietro e serve involontariamente Giroud che a sua volta imbecca Leao; devastante la progressione del portoghese che crossa al centro e di fatto causa la deviazione nella propria porta di Veloso. Un guizzo che dà fiducia ai rossoneri che spingono e due minuti più tardi si divorano il raddoppio con Giroud che sull’ennesimo recupero sulla trequarti dei rossoneri viene imbeccato in profondità da Diaz e a tu per tu con Montipò strozza troppo il tiro spedendo la palla sul fondo di un soffio. L’Hellas sbanda pericolosamente ma ha però anche la forza di reagire in pochi minuti e di trovare il pari con Gunther che al 18’, al culmine di un’azione insistita gialloblu, trafigge Tatarusanu anche grazie alla deviazione di Gabbia. La gara si riequilibra improvvisamente, i ritmi restano decisamente alti e i gialloblu tornano con costanza e a farsi vedere nella metà campo rossonera. Sul fronte opposto passa invece tutto dai piedi di Leao che con i suoi strappi cerca sempre di fare la differenza sulla corsia mancina e di colpire un Hellas un po’ spaccato in due in fase difensiva. A chiudere meglio la prima metà di gara sono gli scaligeri che insistono con intraprendenza e in pieno recupero creano un’altra situazione pericolosa con l’autore dell’1-1 Gunther.

La ripresa

La ripresa si apre con un doppio cambio nelle file rossonere: dentro Origi e Rebic per Giroud e Brahim Diaz. Il Milan prova a dettare i tempi e il Verona gioca in ripartenza: proprio da una di esse al 47’ nasce la ghiotta opportunità che Hrustic non capitalizza aprendo troppo il piatto sinistro a giro. La replica milanista è decisa e porta la firma di Ante Rebic che al 49’ su suggerimento di Theo Hernandez costringe Montipò agli straordinari. Al 53’ arriva anche il primo cambio forzato dell’Hellas: un problema fisico costringe infatti Hrustic ad alzare bandiera bianca e a lasciare il posto a Piccoli. L’ingresso in campo dell’ex Atalanta è dio grande personalità: su cross dalla sinistra di Veloso, infatti, il classe 2001 stacca di testa e a Tatarusanu battuto viene fermato dalla traversa; la palla arriva a Gunther che dalla distanza calcia alto di un’inezia. Pioli decide allora di mescolare ulteriormente le carte gettando nella mischia anche Pobega e Bennacer. E’ ancora Piccoli, però, a rendersi insidioso al 65’ con una conclusione da ottima posizione su assist di Tameze, che si spegne però debole tra le mani di Tatarusanu. L’intensità e alta e arrivano anche i cartellini gialli all’indirizzo di Magnani, Hongla e Faraoni. Il Milan prova ad approfittarne e a un quarto d’ora dalla fine torna a spingere con continuità, sfiorando la rete prima con una stilettata dalla distanza di Theo Hernandez e poi con un colpo di testa di Rebic che Montipò neutralizza con una parata prodigiosa. Gli sforzi rossoneri vengono però premiati all’82’ quando, al culmine di una ripartenza perfetta, Tonali viene servito di prima da Rebic e sotto porta trafigge con grande freddezza Montipò. Finito sotto 2-1 l’Hellas non alza comunque bandiera bianca e all’87’ arriva a un passo dal pari con Depaoli, fermato in extremis dall’intervento del neoentrato Thiaw, che poi si ripete anche a inizio recupero salvando la porta rossonera su un tentativo a dir poco pericoloso di Veloso; l’ultimo vero sussulto prima del triplice fischio finale di Massa che sancisce il successo rossonero.