Verona-Milan 1-3, lo show di Tonali e Leao regala ai rossoneri il controsorpasso all'Inter

Finiti in svantaggio per il gol di Faraoni al 37', gli uomini di Pioli hanno rimontato l'Hellas con la doppietta del centrocampista classe 2000, in entrambi i casi assistito dal portoghese, e il sigillo finale di Florenzi

Sandro Tonali

Sandro Tonali

Verona, 8 maggio 2022 – Il Milan risponde di prepotenza all’Inter e, a due giornate dal termine del campionato, si riprende la vetta della classifica in solitaria sbancando il Bentegodi per 3-1 in rimonta, proprio come era accaduto ai cugini nerazzurri venerdì contro l’Empoli.

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Un successo pesantissimo e sul quale ci sono le firme di Leao e Tonali, autori tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo rispettivamente di due assist e due gol che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio di Faraoni, il quale al 37’ ha fatto riaffiorare nelle menti dei rossoneri i fantasmi di quel Verona che più volte si è rivelato fatale nella storia del Milan. Fantasmi scacciati dall’uno due firmato come detto da Tonali, che ha festeggiato nel migliore dei modi il suo compleanno, e Leao e dall’immensa tenacia del Milan che ha poi legittimato la vittoria con una prova di immenso cuore e carattere, svariate occasioni nei 90’ e il sigillo finale di Florenzi al rientro dopo un mese di stop dovuto alla seconda operazione al ginocchio stagionale.  

Le scelte di Tudor e Pioli

Tudor opta per il 3-4-2-1: davanti a Montipò agisce il terzetto composto da Tameze, Casale e Ceccherini. Le fasce sono invece di competenza di Faraoni e Gunter, mentre Ilic e Lazovic formano il tandem in mezzo al campo. Davanti, infine, Barak e Caprari agiscono da rifinitori alle spalle del “Cholito” Simeone. Anche Pioli va sul sicuro con il collaudatissimo 4-2-3-1: tra i pali Maignan, protetto dal quartetto formato da Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez. La coppia in mediana è invece composta da Kessié e Tonali mentre la vera sorpresa è sulla trequarti dove, al fianco di Saelemaekers e Leao e a supporto di Giroud, c’è Krunic e non Brahim Diaz.

Primo tempo  

Con una fitta rete di passaggi, il Milan prova subito a prendere in mano l’iniziativa cercando la profondità e gli allunghi soprattutto sulla fascia sinistra da dove nasce all’8’ la prima conclusione potenzialmente pericolosa di Theo Hernandez, che per poco non trova lo specchio della porta avversaria. Dall’altra parte il Verona punta sul pressing e sulle verticalizzazioni, provando a rendere la pariglia ai rossoneri che però al 13’ arrivano a un passo dal gol con il colpo di testa di Krunic che, su cross di Saelemaekers, costringe Montipò al colpo di reni per togliere la palla dalla porta. Al 15’ gli uomini di Pioli provano ad alzare ulteriormente l’asticella con Tonali che, su lancio lungo di Maignan, vince un contrasto con Ilic e trafigge Montipò in diagonale. A strozzare in gola l’urlo del numero 8 rossonero e dei tanti tifosi milanisti sugli spalti è però il VAR che ravvisa un leggero fuorigioco di partenza del centrocampista del Milan. Per vedere l’Hellas dalle parti di Maignan bisogna invece aspettare il 23’ quando Caprari si fa trovare pronto nel taglio sul traversone basso di Faraoni e da buona posizione non inquadra per un soffio la porta del Milan. I ritmi restano altissimi e al 26’, a seguito di un recupero di Calabria, il Milan ci riprova con Krunic che calcia alto di poco. I rossoneri spingono, sembrano più reattivi sulle seconde palle, ma al 34’ rischiano e non poco sul recupero di Tameze che serve Simeone, il quale con un ottimo tiro dà al Bentegodi l’illusione del gol colpendo la parte esterna della rete. Il vantaggio dei gialloblu, in crescita costante nel finale di tempo, è però nell’aria e arriva al 37’ al culmine di un’azione perfetta che porta Caprari a incornare in rete la palla su cross perfetto di Lazovic. La reazione del Milan è decisa, perché gli uomini di Pioli si ributtano subito in avanti e allo scadere del primo tempo trovano il pari con Tonali che capitalizza l’irresistibile accelerazione sulla sinistra di Leao e si riprende la gioia negatagli al 15’ con l’annullamento dell’1-1-0 milanista.

 

 

La ripresa

 

 

Lo show classe 2000 rossonero non è però finito perché, nonostante l’ottimo abbrivio gialloblu a inizio ripresa, è il Milan a colpire al 49’ ancora con il suo numero 8 che, al culmine di una fulminea ripartenza alimentata ancora da Leao, spinge in porta il secondo assist di serata del portoghese e firma l’1-2 milanista. L’Hellas incassa e prova a reagire riportandosi nella metà campo rossonera e al 59’ ci riprovano con Tameze che calcia alto dal limite dell’area. Due minuti più tardi arrivano anche le prime sostituzioni di Pioli che getta nella mischia Messias e Rebic al posto di Saelemaekers e Giroud. I maggiori pericoli creati dagli ospiti nascono però dai piedi di Leao che al 64’, quasi da fermo al centro dell’area, crea altri grattacapi a Montipò. Tudor si gioca la carta Depaoli al posto di un Faraoni in non perfette condizioni, mentre Pioli getta nella mischia anche Bennacer che si inserisce subito tra le linee aiutando la fase di copertura dei rossoneri che subiscono un po’ il nuovo forcing dell’Hellas che al 75’ non va lontano dal pari con il colpo di testa del neoentrato Lasagna, che finisce sul fondo per pochi centimetri. Il Milan stringe i denti e al 79’ si riporta dalle parti di Montipò con la frustata di Calabria deviata in corner dal portiere dell’Hellas; tra i rossoneri, dopo un mese, si rivede anche Florenzi che a 7’ dalla fine fa il suo ingresso assieme a Ibrahimovic e all’86’, dopo una triangolazione con Messias, entra in area e chiude i conti freddando Montipò di destro. Prima del triplice fischio di Doveri i rossoneri sfiorano però anche il poker con Messias che, pescato in profondità da Rebic, si divora il gol calciando il pallone sopra la traversa a tu per tu con Montipò.