Mercoledì 24 Aprile 2024

Verona-Milan 0-2, Krunic e Dalot rilanciano la corsa dei rossoneri

Pur in emergenza gli uomini di PIoli giocano una gara di grande carattere, rischiando poco o nulla e colpendo due volte gli scaligeri

Dalot (ANSA)

Dalot (ANSA)

Verona, 7 marzo 2021 – Reduce dal pareggio in extremis con l’Udinese, il Milan era chiamato ad una reazione di carattere che è puntualmente arrivata nonostante la perdurante emergenza infortunati (ben otto gli assenti oggi): i rossoneri hanno infatti sbancato il Bentegodi superando con un secco 2-0 l'Hellas Verona, che si presentava all’appuntamento con addosso l’etichetta di “ammazza grandi”. Un successo netto quello dei rossoneri, che hanno controllato la partita sul piano mentale e dei ritmi per i tutti i 90’, non facendo mai prendere il giusto ritmo all’Hellas, anche grazie alle prove maiuscole di Frank Kessie, che per l’ennesima volta ha giganteggiato in mezzo al campo, e di Davide Calabria che si è francobollato a Zaccagni in maniera perfetta, soffocando di fatto la prima fonte di gioco e fantasia degli scaligeri. E poi, ovviamente, da non trascurare, ci sono anche i gol di Rade Krunic – tra i migliori dei suoi per intensità e qualita e bravo a sbloccare la gara con una pennellata su punizione al 26° – e di Diogo Dalot, bravo a finalizzare con un destro potente un’azione capolavoro ad inizio ripresa. Bicchiere colmo quindi per gli uomini di Pioli che hanno così risposto al successo della Roma sul Genoa e accorciato momentaneamente a soli 3 punti le distanze dall’Inter capolista, approcciando nei migliori dei modi ad una settimana cruciale.  

La pennellata di Krunic vale il vantaggio rossonero

 

Nessuna sorpresa nel 3-4-2-1 di Juric che in mezzo al campo recupera in extremis Tameze e davanti sceglie Barak e Zaccagni per stare alle spalle di Lasagna. Piena emergenza invece per Pioli che in difesa schiera Tomori al fianco di Romagnoli, a sinistra sceglie Dalot visto il forfait all’ultimo di Theo Hernandez, mentre a centrocampo lancia Meite per affiancare Kessie. Sulla trequarti, infine, opta per Castillejo, Krunic e Saelemaekers a supporto di Leao. Ad accendere un avvio di gara contraddistinto da una fase di studio di entrambe le squadre è il retropassaggio avventato di Tomori che al 9° serve involontariamente Lasagna che però non riesce a scavalcare in maniera vincente Donnarumma. L’intervento in copertura rischia di costar caro all’estremo difensore rossonero che accusa un leggero problema muscolare ma poi riesce a stringere i denti. Un lampo nel buoio, comunque, perchéP la risposta del Milan non tarda comunque ad arrivare: al 14°, su un cross perfetto di Calabria, Leao si divora infatti il vantaggio di testa. I rossoneri giocano con astuzia e, pur lasciando il palleggio a un Verona poco pungente e sotto ritmo, passano in vantaggio al 26° grazie a Krunic che prima si guadagna una punizione dal limite per un netto fallo di Magnani e poi la trasforma con una pennellata che si infila sotto l’incrocio dei pali della porta scaligera. Una perla che sblocca la situazione e permette agli ospiti di rientrare negli spogliatoi sull’1-0.

 

 

 

Dalot la chiude a inizio ripresa

 

 

L’intervallo non stoppa il buon momento dei rossoneri che escono benissimo dagli spogliatoi e dopo appena 5’ trovano il raddoppio sugli sviluppi di una bellissima azione, rifinita in maniera vincente da Diogo Dalot, che raccoglie un perfetto suggerimento in profondità di Saelemaekers, entra in area e fulmina Silvestri con un destro potente che si infila sotto il “sette”. Sotto di due reti, Juric prova a rivoluzionare la trequarti inserendo Bessa e Salcedo al poso di Barak e di uno Zaccagni perfettamente disinnescato da Calabria, ma la sostanza non cambia perché sono ormai sciolte le briglie dei rossoneri che dietro rischiano poco o nulla e in attacco giocano in maniera ordinata cercando il tris. L’Hellas riesce ad uscire dal guscio soltanto nel finale provandoci prima con un tiro del neoentrato di Marco al 76°, deviato sul fondo da Calabria, e poi con un colpo di testa di Ceccherini però non inquadra la porta. Troppo poco, comunque, per impensierire gli uomini di Pioli che conducono in porto una vittoria che potrebbe rivelarsi molto importante in chiave Champions League.

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