Verona-Inter, formazioni e diretta

I nerazzurri si presentano al Bentegodi con l'intenzione di fare tre punti per tornare secondi e non perdere contatto dal Napoli, in vetta con 31 punti

Verona-Inter in campo - Afp

Verona-Inter in campo - Afp

Verona, 30 ottobre 2017 - C'è Verona-Inter, posticipo della 11esima giornata, e mister Luciano Spalletti avverte i suoi: "Bisogna vincere sempre con queste squadre". La sfida del Bentegodi fondamentale per i nerazzurri per non perdere contato dal Napoli, già a 31 punti, e tornare secondi in classifica a -2 dalla vetta.

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Il Verona dell'allenatore Fabio Pecchia è a caccia di punti per muovere una classifica che resta delicata per gli scaligeri: "Affronteremo una squadra di grandissimo valore, con giocatori forti sia fisicamente che tecnicamente e con un allenatore tra i top in Europa, ma mi voglio concentrare sulla prestazione dei miei, ce la giocheremo con le nostre forze. Dovremo andare in campo con grandi stimoli e con il coraggio delle nostre idee". 

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Le formazioni ufficiali

HELLAS VERONA: Nicolas; Romulo, Heurtaux, Caracciolo, Souprayen; Verde, Fossati, Bessa, Fares; Cerci, Kean. A disp.: Silvestri, Coppola, Laner, Zuculini, Pazzini, Zaccagni, Lee, Valoti, Bearzotti, Buchel, Felicioli. All.: Fabio Pecchia.

INTER: Handanovic, D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Gagliardini; Candreva, B. Valero, Perisic; Icardi. A disp.: Padelli, Berni, Cancelo, Joao Mario, Ranocchia, Karamoh, Santon, Eder, Dalbert, Brozovic, Pinamonti. All.: Luciano Spalletti Arbitro: Gavillucci di Latina

Il PUNTO di Mattia Todisco

Milano - La missione non è compiuta. Non lo sarà per l’Inter fino a quando non si arriverà al termine delle trentotto giornate di campionato in programma con un risultato in mano. Quello minimo è la zona Champions ma la strada è lunga e chi sta davanti non accenna minimamente a rallentare. "Non possiamo fermarci, perché le avversarie corrono e non ci sono soltanto quelle che stanno davanti – dice Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro l’Hellas, in programma stasera – Anche il Milan tornerà, la Lazio sta dimostrando che può arrivare fino in fondo, la Roma cambia tanto e riesce a fare sempre punti. E noi non possiamo mollare". Il rischio è quello di sbarcare al Bentegodi pensando di avere davanti una missione semplice, contro un avversario in difficoltà. Spalletti fa ricorso alla sua proverbiale ironia per tenere tutti sulla corda. "La Nike non ci dà una muta per le gare facili e una per quelle difficili, abbiamo sempre la stessa. La nostra media spettatori dimostra che i tifosi vengono a vederci perché c’è l’Inter in campo, non perché l’avversario è più o meno forte. Finora abbiamo dimostrato di poterci dare gli stimoli da soli, il nostro obiettivo è far capire a noi stessi in primis che siamo gente da Inter". 

Per la quarta partita consecutiva giocheranno molto probabilmente gli stessi undici, dall’inizio. La squadra ha trovato un suo equilibrio, degli interpreti in grado di dare risposte con buona continuità. E alle spalle di chi gioca spesso e bene non ci sono compagni che finora hanno messo in difficoltà così tanto l’allenatore da costringerlo a cambiare. "Giocatori come Cancelo o Dalbert hanno le qualità per imporsi, ma finora D’Ambrosio e Nagatomo hanno giocato bene – dice ancora il tecnico – A inizio stagione avevamo bisogno di trovare degli equilibri, di dare delle risposte. Adesso chi sta giocando lo fa perché ha dimostrato di meritarlo". Non basta quindi per cambiare schieramento il rientro tra i convocati di Marcelo Brozovic ("È a disposizione e ha fatto bene gli ultimi due allenamenti"), che sarà un’arma in più a partita in corso. Spalletti ha fiducia in chi lo sta portando in alto in queste settimane e fatica anche a parlare di mercato. "Non ci dà alcun vantaggio in questo momento esprimere pareri su altri calciatori. Come non ce ne dà parlare di scudetto. Scrivete ciò che volete su questi argomenti, ma non ho intenzione di rispondere, perché se fossi un giocatore che gioca nella posizione di Ramires non sarei così contento di sentirne parlare e finora chi è qui ha fatto anche più di quel che si pensava potesse fare a inizio stagione". A gennaio qualche intervento ci sarà, questo è sicuro, ma è evidente la strategia del tecnico: fiducia a chi c’è. Tanto da dire che «la rosa è attrezzata per arrivare fino in fondo». Guardando da fuori, un intervento per sistemare numericamente il roster servirebbe soprattutto in difesa (occhio a Miranda in diffida). Ma quando si vince, ovviamente, ogni piccolo o grande problema passa in secondo piano ed è quello che spera di poter fare il tecnico anche dopo la gara di stasera a Verona.