Vaccino nel calcio, Nanni: "Tutti i giocatori dovrebbero farlo. Questo è l'obiettivo"

Così il medico sociale del Bologna e componente della Commissione medica della Figc: "In media in ogni squadra ci sono due-tre non vaccinati su gruppi di circa 55 persone"

Nanni, Mihajlovic e Sabatini

Nanni, Mihajlovic e Sabatini

Bologna, 23 luglio 2021 - "L'obbligo di vaccinazione contro il Covid? Io lo metterei ma non sono un giurista, non so se si può fare. Chi non si vaccina, però, deve prendersi le responsabilità morali ed economiche di un eventuale focolaio che può causare". Parola di Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e componente della Commissione medica della Figc, che spinge affinché tutti i calciatori si sottopongano al ciclo vaccinale entro l'inizio della prossima stagione. Un po' come accadrà in Premier League, dove la Federazione ha imposto a tutti i tesserati l'inoculazione delle dosi entro il primo ottobre. 

"Obiettivo: tutti vaccinati"

"In media in ogni squadra ci sono due-tre non vaccinati su gruppi di circa 55 persone. Purtroppo qualcuno casca nelle bugie e nelle stupidaggini su internet - attacca Nanni all'Ansa - Si sta cercando di convincere tutti, spiegando che è una questione di sicurezza per sé, per il gruppo squadra e per i propri famigliari. In tutti c'è la volontà di risolvere il problema e arrivare all'inizio della stagione con tutti vaccinati, in un modo o nell'altro". Nel frattempo, il protocollo Covid è stato modificando, al fine di distinguere chi ha il Green Pass o è guarito, e chi non è vaccinato o attende la seconda dose: per la prima categoria sono facoltativi i test periodici, mentre per la seconda sono obbligatori ogni sei/otto giorni, assieme a un tampone antigenico o molecolare entro l'antivigilia di ogni partita, e un sierologico ogni mese. "I responsabili medici - aggiunge Nanni - hanno poi la facoltà di aumentare il numero dei test in funzione della situazione nel gruppo squadra". 

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