Martedì 23 Aprile 2024

Il Tottenham molla Conte: richieste "irrealistiche"

Il chairman Daniel Levy interrompe la trattativa con Conte: troppo alte le richieste sul budget di mercato. Il Sun le ha definite irrealistiche

Steven Zhang e Antonio Conte

Steven Zhang e Antonio Conte

Londra, 6 giugno 2021 – L’ex tecnico dell’Inter Antonio Conte non andrà al Tottenham. Ma le versioni sono contrastanti. Da sponda Italia è trapelato un no dell’allenatore verso gli Spurs, dove andrà Paratici, mentre da Londra la versione è contraria: sarebbe stato il club inglese a lasciar perdere la pista a causa delle eccessive richieste di Conte. Secondo The Sun, troppo elevate le richieste di Conte sul mercato in entrata della squadra.

15 milioni di ingaggio e 100 di investimenti

Antonio Conte dovrebbe restare fermo almeno per una stagione. Dopo la separazione consensuale dall’Inter, il tecnico salentino è stato contattato dal Tottenham, con lui anche Paratici, ma dopo qualche giorno di colloqui la pista si è arenata. C’è chi dice che Conte abbia rifiutato la proposta, ma dall’Inghilterra i media parlano del contrario: è stato il Tottenham a chiudere i discorsi. Il Sun ha riportato alcune fonti all’interno del club utili a spiegare la situazione dalla prospettiva spurs: troppo alte le richieste di Conte. Si parla di 15 milioni di sterline di ingaggio ma soprattutto richieste di investimenti sul mercato in entrata per 100 milioni di sterline. Il Sun giudica queste richieste ‘irrealistiche’ e da ‘potenziale disastro finanziario’. E se l’Inter, per bocca dello stesso Zhang, ha parlato della necessità di ridurre i costi e generare plusvalenze, anche il Tottenham è stato colpito dalla pandemia tra lo stadio ancora da pagare, si parla di un miliardo di sterline, e un prestito da 150 milioni di sterline per placare la sete del bilancio spurs.

 

Inter e le cessioni

Conte ha lasciato l'Inter per il piano di ridimensionamento di Suning, ma la situazione è ormai globale. Come tutti, anche l’Inter dovrà stare attenta al bilancio e oltre al prestito da Oaktree, utile a garantire la continuità aziendale, la società dovrà abbattere i costi del 15-20% e generare corpose plusvalenze da qui a fine mercato. Il tutto con la necessità di non indebolire troppo la squadra. Si parla sempre di Hakimi, cercato dal Psg, ma l’Inter chiede 80 milioni, e Lautaro, corteggiato dall’Atletico Madrid, su cui Marotta non scende da una valutazione di 90-100 milioni di euro.

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