L'esultanza dei giallorossi
Torino, 22 ottobre 2017 - La sorpresa di formazione arriva da Di Francesco, che disegna la sua Roma con il consueto 4-3-3 ma con Nainggolan avanzato sulla linea d'attacco, completata dal rientrante El Shaarawy a supporto di Dzeko, reduce dalla notte da sogno di Londra. I granata, a caccia di una vittoria che manca da 3 turni, scendono in campo con il 4-2-3-1: con Belotti ancora ai box, vertice offensivo è Sadiq, ex di giornata.
Serie A live, le partite di oggi. Risultati, classifica e marcatori CALMA PIATTA - La prima palla gol capita proprio sui piedi del nigeriano che al 3' conclude dai 25 metri ma non inquadra la porta difesa da Alisson. La risposta dei giallorossi è affidata a Dzeko a metà di una frazione tattica e chiusa su entrambi i fronti: cross di Pellegrini che pesca il bosniaco, bravo a eludere la marcatura di N'Koulou ma meno preciso nell'indirizzare nel sette la sua conclusione. Al 34' sale in cattedra un altro ex e si tratta di Ljajic che, servito da una discesa di Niang, prova a impensierire il portiere ospite, salvato però da una deviazione provvidenziale; al 40' è ancora il serbo ad accendere la luce in un match da sbadigli e lo fa innescando Sadiq, il cui destro è però di nuovo fuori misura. La Roma, a caccia dell'undicesima vittoria esterna consecutiva, che eguaglierebbe il record fissato dall'Inter nella stagione 2006/2007, è tutta in una sventola di Florenzi dai 50 metri che costringe Sirigu a un poderoso colpo di reni. BOMBA ALL'INCROCIO - All'alba della ripresa i giallorossi alzano il ritmo e vanno a caccia del vantaggio con l'arma dei tiri di potenza, sfruttata prima da Strootman, impreciso nella finalizzazione dopo un cross dalla destra di Pellegrini, e poi da Nainggolan, che raccoglie una respinta coi pugni di Sirigu ma manda alle stelle. Al 56' il Toro risponde sull'asse Niang-Ljajic: l'ex Milan apparecchia per il serbo, che conferma la giornata infelice degli stoccatori di casa con una rasoiata che si perde sul fondo. Buona la prova invece delle difese: basti pensare alla chiusura miracolosa di De Silvestri su Strootman. Peccato poi che al 68' un fallo ingenuo dello stesso terzino inneschi una punizione dal limite, musica per le orecchie di uno specialista come Kolarov, che con il mancino scaraventa la sfera all'incrocio dei pali. Al 72' invece il sinistro di Under è mansueto per Sirigu ed è di fatto l'ultimo brivido di un match che permette alla Roma di eguagliare il record di 11 vittorie esterne messo a segno dall'Inter 10 anni fa. E soprattutto di dare una bella sferzata alla classifica.