Torino-Napoli, le probabili formazioni. Ancelotti conferma il 4-4-2

Il nuovo modulo dei partenopei sembra aver risolto l'emorragia difensiva: adesso da sistemare c'è l'attacco, che domani se la vedrà con una squadra che rievoca bei ricordi

Callejon in azione contro il Torino

Callejon in azione contro il Torino

Napoli, 22 settembre 2018 - Dopo la batosta di Genova, il prossimo esame in trasferta per gli azzurri si chiama Torino, un'avversaria da non sottovalutare ma che la banda Ancelotti vuole battere sia per tenere il passo della Juventus che per cancellare le ombre lasciate dal match del Ferraris. QUI NAPOLI - Difficile comunque che qualche protagonista di quella sfortunata partita possa avere la possibilità di riscattarsi: nonostante le 3 gare nell'arco di 6 giorni, l'allenatore di Reggiolo è intenzionato ad affidarsi all'usato sicuro contro i granata. Il tutto con la cornice ormai consueta del 4-4-2 che sta offrendo più garanzie a livello difensivo: in avanti toccherà a Milik e Insigne, mentre Callejon e Zielinski si sposteranno sulle corsie esterne con la speranza di risolvere a suon di accelerate la leggera anemia che sta colpendo il reparto offensivo azzurro. Per il resto, confermato dal 1' Hamsik nonostante le voci emerse nelle ultime ore che parlano di un ritorno di fiamma delle sirene cinesi per lo slovacco, che già a gennaio potrebbe cambiare aria: la smentita ufficiosa del capitano del Napoli è arrivata, ma l'impressione è che il feeling con Ancelotti non sia scattato. Tra i pali tornerà Ospina, chiamato a cancellare una curiosa statistica: con il colombiano in campo, i partenopei non hanno ancora vinto. QUI TORINO - Nel quartier generale granata la speranza è che questo trend continui domani, quando nel lunch match Mazzarri sfiderà il suo passato e lo farà con l'assenza fondamentale di Iago Falqué, che si somma a quella di Ansaldi. Poco male perché le alternative al Torino non mancano, a cominciare dall'attacco: contro il Napoli la coppia attesa formata da Zaza e Belotti può decollare, alimentata dai rifornimenti sulle fasce di Aina e Berenguer, uno che sta dimostrando uno scarso feeling con il VAR, per usare un eufemismo. Non solo: il jolly a sorpresa di Mazzarri si chiama Meité, un centrocampista sbarcato nel capoluogo piemontese senza l'etichetta di goleador. Invece il francese ha già bollato due volte in campionato e un famoso proverbio sembra fargli pregustare la terza gioia. GRANATA (QUASI) SPACCIATI - A questa statistica si opporrà il Napoli, reduce da un ottimo trend di 9 vittorie nelle ultime 11 sfide contro il Torino, che dal suo ritorno in Serie A (stagione 2012/2013) ha subito 30 reti dagli azzurri. Dirigerà l'incontro Massimiliano Irrati di Pistoia, che con i campani vanta un ottimo feeling dettato da 7 vittorie in 10 precedenti.