Torino-Juve, Cairo attacca: "C'è ancora sudditanza. Ronaldo non è un campione"

Il presidente granata è intervenuto ai microfoni di Radio Rai per commentare il derby della Mole: "Controllare gli episodi su Belotti e Zaza al Var sarebbe stata la cosa giusta da fare"

Urbano Cairo

Urbano Cairo

Torino, 17 dicembre 2018 - A Urbano Cairo proprio non va giù l'arbitraggio di Marco Guida nel derby della Mole. Dopo le recriminazioni di Walter Mazzarri nel post gara, ci ha pensato il presidente del Torino a rincarare la dose. Nel mirino soprattutto la decisione del direttore di gara di non andar a rivedere i possibili falli da rigore su Belotti e Zaza. "Sabato è successo che in due occasioni, una evidente sulla spinta di Matuidi a Belotti e l'altra sul contrasto tra Alex Sandro e Zaza, almeno controllare l'episodio al Var sarebbe stata la cosa giusta. Anche il Genoa a Roma ieri ha reclamato un rigore, ma è anche successo il caso opposto ai giallorossi", sottolinea Cairo ai microfoni di Radio Rai.

L'USO DEL VAR - "Noi con la Juve siamo particolarmente sfortunati. Penso che la sudditanza verso le grandi ci sia ancora. Poi i bianconeri sono più forti del Torino, che pure quest'anno mi pare abbastanza forte, ma noi abbiamo fatto una grande partita". Sull'utilizzo del Var, il numero uno del Torino aggiunge: "Ormai ci siamo abituati alla tecnologia ed è come un popolo che si abitua alla democrazia e poi deve tornare indietro. Il problema è vero e ce l'hanno in tanti. Purtroppo il protocollo si è molto ridotto e il Var viene usato molto meno. Io ne ho parlato tre mesi fa. Non servono molte riunioni, se n'è discusso circa un mese fa. Avevano detto che se ne sarebbe fatto un maggiore utilizzo e così andrebbe fatto".

RONALDO - Cairo ne ha infine anche per Cristiano Ronaldo, reo di aver sbeffeggiato con una spallata il portiere granata Ichazo dopo il rigore trasformato. "Un campione una cosa del genere non la fa mai. E' talmente sopra che non si permette di farla, dopo aver quasi sbagliato dal dischetto. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, se lui fosse stato un campione...".