Giovedì 18 Aprile 2024

Coronavirus, Tommasi sul finale di stagione: "La Serie A potrebbe essere finita"

"Cerchiamo soluzioni per la questione stipendi": Damiano Tommasi commenta le parole del ministro Spadafora e trae le sue conclusioni sul finale di stagione

Tommasi commenta le parole del ministro Spadafora

Tommasi commenta le parole del ministro Spadafora

Roma, 29 marzo 2020 - In attesa dell'incontro tra l'Aic, l'Assocalciatori, e la Lega Serie A, il presidente Damiano Tommasi ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Ansa su quelli che saranno i temi principali dell'incontro. Uno di questi temi è certamente i termine della stagione, perché il pessimismo del ministro Spadafora lascia trapelare l'ipotesi che il campionato possa non concludersi più.

"Domani sul tavolo abbiano un elemento in più rispetto alle scorse settimane perché dopo le parole del ministro Spadafora la preoccupazione che si chiudano qui i campionati c'è: occorre dunque porsi il problema della chiusura della stagione da un punto di vista sportivo, dei contratti, insomma formale".

Tante cose dunque da sbrigare nell'eventualità che la Serie A non dovesse riprendere. Al momento la data è quella del 3 maggio ma è chiaro che ci siano ancora tantissimi dubbi sul fatto che si possa riprendere a giocare entro quella settimana, visto che il Paese è ancora in emergenza. Delicata anche la questione dei contratti dei calciatori, che di fatto si allaccia al tema precedente: bisognerà stabilire un sistema per evitare muro a muro tra calciatori e società come accaduto in altri Paesi.

"Sul taglio degli stipendi cerchiamo se possibile una soluzione comune. La Juve è andata avanti ma non ci ha colto di sorpresa, sapevamo tutto e non ci sentiamo delegittimati, tra l'altro Chiellini è nostro consigliere: se non ci sono contenziosi tra club e giocatori non siamo tenuti a intervenire, se loro hanno trovato un accordo va bene così".

Dunque si aspetta questo confronto per avere importanti novità e vedere come si dovranno comportare i club del nostro campionato davanti a una situazione molto difficile da contrastare e in cui saranno tanti sicuramente gli scontenti.