Roma, 21 settembre 2018. I giallorossi potrebbero accogliere un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano in fuga dal PSG. Il nome è di quelli che fanno tremare le vene dei polsi e battere forte il cuore dei tifosi: stiamo parlando di Thiago Silva. Il difensore ex Milan sarebbe in rotta di collisione con la dirigenza parigina che vorrebbe liberarsi dell'alto ingaggio dell'argentino. Thiago sarebbe ben felice di tornare in Italia, le squadre che hanno subodorato la possibilità di inserirlo in organico sono diverse e, oltre alla Roma, ci sono anche il Napoli, la Juventus e il Milan. Il divorzio, per ora solo ipotetico, non dovrebbe avvenire prima della prossima finestra di mercato estivo.
PEROTTI: "NEL CALCIO LA SOLUZIONE PIÙ FACILE È DARE LA COLPA AL MISTER MA NON È GIUSTO". È una difesa a spada tratta quella che fa Diego Perotti del suo allenatore Eusebio Di Francesco finito recentemente sulla graticola mediatica perché la Roma, con cinque punti in classifica, non sembra partita con il piede giusto e, in ogni caso, al di sotto delle aspettative. “Sicuramente ci aspettavamo di avere più punti e di fare un gioco migliore" - ha detto Perotti ai microfoni di Sky Sport - "Nel calcio si sa: la soluzione più facile è dare la colpa al mister e mandarlo via perché non si possono cacciare 25 calciatori. Non è giusto". L'argentino, che quest'anno spera di ritagliarsi un posto di maggior rilievo tra i giallorossi, suona la carica già per la prossima gara contro il Bologna. "Già domenica dobbiamo ritrovare la vittoria e noi stessi. Ci siamo allenati tanto e le vittorie arriveranno. Non abbiamo una risposta chiara a un momento così" - ha aggiunto Perotti - "Dobbiamo essere consapevoli che la risposta la dobbiamo dare in campo. Però se dobbiamo vedere qualcosa di buono sappiamo di avere tempo per migliorare". Il metro di paragone è la passata stagione, quando la Roma fece un'ottima figura in Champions League fermandosi a un passo dalla finale. "Lo scorso anno siamo arrivati in semifinale di Champions con questo allenatore e con quasi tutti gli stessi giocatori di adesso, tranne qualcuno che è andato via" - conclude Perotti - "Non possono succedere cose così diverse o cambiare tanto dopo 2-3 mesi. Non è possibile ora che siamo la peggiore squadra dopo esser stati i migliori. Il rapporto è lo stesso e la voglia di fare bene è sempre la stessa con lo staff e tutti”.