Superlega europea: scontro fra club e Uefa. Ci sarebbero le italiane Juve, Inter e Milan

Nella la presa di posizione dell'organismo di governo: "Ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale". Per i giocatori niente nazionali. L'Eca chiarisce: "Contrari a Superlega"

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Roma, 18 aprile 2021 - Nel mondo del calcio europeo è scoppiata la guerra della Superlega. Schierati da una parte la Uefa e dall'altra i club che vogliono fondare una lega che coinvolga esclusivamente le società più importanti (e ricche) del panorama continentale. Secondo ricostruzioni di stampa, si tratterebbe di 12 club pronti a una mossa clamorosa, la creazione di un progetto elitario per il football europeo: nell'elenco figurerebbero Manchester United, Manchester CityLiverpool, Arsenal, Tottenham, Chelsea, Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e le italiane Juventus, Inter e Milan. L'elenco delle squadre della futura Superlega potrebbe presto allungarsi fino a 16-20 squadre. Al momento Psg e Bayern Monaco hanno detto no.

La Superlega, riservata ai migliori club d'Europa, andrebbe a sostituire l'attuale Champions League a partire dalla stagione 2022/23. Un progetto fortemente voluto dai top club dei principali campionati del Vecchio continente. Al nuovo format del calcio europeo, con prospettive di introiti pesanti, parteciperebbero solo le big con inviti riservati sulla base del ranking e dei risultati in Europa nelle ultime stagioni.

Durissimo il comunicato della Uefa che si è espressa a nome delle tre federazioni calcistiche principali (inglese, spagnola e italiana) e delle relative Leghe nazionali (Premier League, LaLiga e Lega Serie A), facendo fronte comune anche con la Fifa e le altre federazioni: "Ci teniamo a ribadire - si legge nella nota ufficiale - che resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto fondato sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi, non può essere diversamente". Proprio il tema delle conseguenze rischia di rappresentare ulteriore benzina sul fuoco, alla luce della severa presa di posizione da parte della Uefa: "Ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali".

Il rischio è quello di andare incontro a una battaglia durissima e senza esclusione di colpi, con i club che verrebbero estromessi dai propri tornei nazionali (a loro volta depotenziati dalla mancanza dei top club storici) e i giocatori che non potrebbero più andare in nazionale, con Mondiali ed Europei privati dei campioni più famosi. Uno scenario al momento inimmaginabile.

Eca: "No a Superlega"

In serata è arrivato la nota dell'Eca che ha chiarito la sua posizione sul tema della Superlega: 'Alla luce dei report relativi alla cosiddetta Lega dei separatisti, l'Eca in qualità di associazione rappresentante 246 club in giro per l'Europa ribadisce il proprio impegno a lavorare sullo sviluppo delle competizioni per club assieme alla Uefa per il ciclo che inizierà nel 2024 e che un modello di Superlega chiuso, a cui si riferiscono gli articolo di oggi, sarebbe fortemente ostacolato dall'Eca".

"L'Eca fa riferimento alla posizione adottata dal suo comitato esecutivo nella riunione dello scorso venerdì 16 aprile, vale a dire che sostiene l'impegno di lavorare con l'Uefa su una struttura rinnovata per il calcio europeo nel suo complesso dopo il 2024, comprese le modifiche proposte per le competizioni Uefa dopo il 2024 - sottolinea l'Eca -. Con il sostegno dell'Eca, il Comitato Esecutivo dell'Uefa è stato invitato a sottoscrivere questi impegni nella riunione del 19 aprile e a proseguire gli sforzi per raggiungere un accordo sulle future relazioni tra l'Eca e l'Uefa. Il Comitato esecutivo della Corte dei conti si riunirà nei prossimi giorni per prendere le opportune decisioni alla luce di eventuali ulteriori sviluppi''.