Martedì 23 Aprile 2024

Stadio Roma, Pallotta: "Potrei tornare a Boston"

Zigaretti:"Conferenza dei servizi? L'operato della Regione è trasparente"

James Pallotta (La Presse)

James Pallotta (La Presse)

Roma, 13 giugno 2018. Doccia fredda, oggi, per i tifosi e la società della Roma. Nella mattinata l’operazione “Rinascimento ha portato all’arresto di 9 persone e sedici indagati per associazione a delinquere e corruzione e indebito finanziamento nell’ambito della costruzione del nuovo Stadio della Roma. A finire in manette Luca Parnasi, imprenditore intitolato della costruzione dello stadio dei giallorossi, insieme a 5 suoi collaboratori. La Roma è completamente estranea ai fatti. A sottolinearlo con forza il Procuratore Aggiunto, titolare dell’indagine. Paolo Ielo. “Siamo rattristati e costernati dalle notizie e dagli arresti di questa mattina” – ha detto oggi il presidente della Roma James Pallotta ricordato la totale estraneità ai fatti della società da lui guidata – “Come categoricamente affermato dalla Procura, l’AS Roma non c’entra nulla. Inoltre, contrariamente a quanto riportato da alcuni, gli arresti non coinvolgono chi si occuperà della costruzione dello Stadio della Roma e non hanno nulla a che vedere con la realizzazione dello stadio e del polo di intrattenimento circostante. Ora ci aspettiamo che il progetto venga portato avanti, senza significativi ritardi”. Nel caso in cui l’iter giudiziario dovesse sospendere sine die i lavori di costruzione dell’impianto di Tor di Valle il numero uno giallorosso ha paventato l’ipotesi di lasciare la Capitale per rientrare a seguire i suoi interessi negli Stati Uniti. “Dal mio punto di vista la Roma non c’entra, costruiremo lo stadio. Tutti vogliono lo stadio, costruiamolo” – ha aggiunto Pallotta – “Tutto doveva essere trasparente, la Raggi ha detto che sarebbe andato tutto ok e così è stato. Non dovremmo avere problemi. Nel caso in cui il progetto dovesse arenarsi dovrete venire a trovarmi a Boston”.

ZINGARETTI: “CONFERENZA DEI SERVIZI? L’OPERATO DELLA REGIONE È TRASPARENTE”. Tra gli interessati dalle misure restrittive anche Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia e Pier Michele Civita, ex assessore regionale del Pd, finiti ai domiciliari mentre è stato indagato Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio. “L’amministrazione regionale ha condotto la Conferenza dei servizi in modo tecnicamente corretto e trasparente. Proprio per consentire la massima valutazione e il controllo diffuso di questo complesso procedimento amministrativo, la Regione ha esposto ogni passaggio e provvedimento su un portale di open data” – ha detto in una nota il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – “Per quanto riguarda Michele Civita, che considero da sempre un uomo onesto delle istituzioni, sono convinto che saprà dimostrare la fondatezza delle sue ragioni”.