Champions League, Slavia Praga-Inter 1-3. Lukaku-Martinez micidiali

Nerazzurri vincenti a Praga, si riapre il discorso qualificazione

Migration

Praga, 27 novembre 2019 – Alla maniera della pazza Inter si riaprono i discorsi qualificazione per la squadra di Conte in Champions League. I nerazzurri hanno vinto in trasferta a Praga per 1-3, doppietta di Lautaro Martinez e gol di Lukaku, portandosi a pari punti con il Dortmund sconfitto a Barcellona a una partita dalla fine. L’Inter ha dovuto reagire ad una decisione Var che ha annullato il raddoppio di Lukaku e concesso un rigore ai padroni di casa.

Slavia Praga-Inter 1-3, rivivi la diretta

Classifica Champions League: tutti i gironi

VAR INDIETRO DI UN MINUTO - Conte alla fine sceglie Borja Valero in mediana con Brozovic e Vecino, nessuna sorpresa nello Slavia che schiera Olayinka prima punta nel 4-2-3-1. Partita dura e tosta fin dall’inizio, lo Slavia è organizzato, pressa e non fa giocare l’Inter. Subito testa di Husbauer su cross da destra di Coufal, palla di poco a lato. L’Inter prova con pazienza a uscire, al 10’ splendida verticalizzazione di Borja per Lautaro, sinistro a lato. Ma dopo venti minuti i nerazzurri passano, Lukaku è bravo di fisico a saltare due avversari sul lato corto dell’area, centro per Lautaro che piazza una girata di destro nel sette: 0-1. Attorno al 35’, invece, succede l’incredibile. La squadra di Conte riesce a trovare il raddoppio con Lukaku, abile a farsi trovare pronto su una palla rubata da Lautaro a Frydrych non lontano dall’area di rigore. Non c’è fuorigioco, non c’è nulla, eppure l’arbitro viene richiamato al Var. Il motivo? Un minuto prima c’è stato un contatto in area interista tra De Vrij e Olayinka, c’è necessità per Marciniak di andare a rivedere l’azione. Alla fine la scelta è una bordata sui nerazzurri: niente raddoppio e calcio di rigore per lo Slavia. Al 38’ Soucek sigla il pari con cui si va anche all’intervallo. Dal possibile 0-2 all’1-1.

LU-LA – Ripresa da cuori forti, è un’altra Inter, che gioca, costruisce e alla fine segna. Sembrava stregata la porta di Kolar, prima un esterno sinistro di Lukaku, poi un diagonale di Lautaro, palla fuori di poco, infine due traverse ad opera di Brozovic e del belga, con lo Slavia che sfiorava il vantaggio con una percussione Masopust fermata da una paratona di Handanovic. Si arriva al finale, e stavolta è stata l’Inter ad accelerare. Conte butta dentro Esposito, Gagliardini e Lazaro, trovando benefici da tutti e tre. All’81’ lancio lungo di Lazaro, finta di Lautaro che sbilancia Frydrych, si invola Lukaku che salta Kolar e deposita l’1-2. Primo gol in Champions per il belga che fa esplodere Conte in panchina. Non è finita, all’88’ l’asse Lukaku-Lautaro sforna la terza rete, stavolta ad opera dell’argentino che gira di destro su esterno sinistro del belga. E’ finita, ma al 93’ ci sarebbe la doppietta personale del belga ma il Var annulla ancora per fuorigioco. Poco importa, il Dortmund è sconfitto a Barcellona e l’Inter si riprende il destino in mano a una sola partita dalla fine. Pazza Inter, ancora una volta.

 

Tabellino

Slavia Praga (4-2-3-1): Kolar; Coufal, Frydrych (83' Takacs), Kudela, Boril; Soucek, Husbauer (70' Zeleny); Masopust, Stanciu (58' Traore), Sevcik; Olayinka. A disp.: Markovic, Van Buren, Skoda, Helal. All.: Trpisovsky.  

Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino (80' Esposito), Borja Valero (77' Gagliardini), Brozovic, Biraghi (77' Lazaro); Lautaro Martinez, Lukaku. A disp.: Padelli, Politano, D'Ambrosio, Bastoni. All.: Conte.

Arbitro: Marciniak (Pol).  

Reti: 19' e 88' Lautaro (I), 37' rig. Soucek (S), 81' Lukaku (I). Note: ammoniti Vecino (I), Lautaro Martinez (I), Kudela (S).