Bentornati Campioni, la serie A ora è più bella

Con il trionfo di Wembley il nostro calcio è il più atteso in Europa assieme alla Premier: e poi tornano i Fab 4 Allegri, Sarri, Mou e Spalletti

Il trionfo dell'Italia agli Europei

Il trionfo dell'Italia agli Europei

Ce lo andiamo ripetendo tutti da giorni, con giustificato orgoglio: questa del 2021 è l’estate più italiana di sempre, parlando di sport. Dall’Eurotrionfo della Nazionale di Mancini alle quaranta medaglie della Olimpiade di Tokyo, beh, ci siamo riconosciuti in un lunghissimo momento di felicità collettiva.

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Domanda da tre palle e un soldo: il nuovo campionato di serie A sarà all’altezza? Cioè, sia pure nella inevitabile divisione figlia del tifo partigiano, sapranno le partite di pallone trasmettere lo stesso tipo di emozioni?

Una risposta certa non esiste. Il calcio segue suoi misteriosi percorsi, è come un labirinto in cui si intrecciano passioni ed interessi, entusiasmi e conti in banca, prodezze agonistiche e nefandezze dietro le quinte. È sempre stato così e sempre così sarà.

A noi resta da esprimere subito un desiderio, questo sì comune: speriamo di avere di nuovo il pubblico negli stadi! Con tutte le cautele del caso, con il green pass, con i posti a scacchiera, con la capienza limitata, con il massimo di precauzioni possibile: ma rivogliamo la gente in tribuna, dopo due scudetti (uno alla Juve, l’altro all’Inter) purtroppo assegnati nel deserto obbligato.

Venendo al discorso tecnico, meglio ammettere subito che sarà una serie A più povera. Se ne sono andati tre personaggi carismatici: Antonio Conte, Gigio Donnarumma e Romelu Lukaku. Magari alla Liga, improvvisamente orfana di Leo Messi e di Sergio Ramos, è andata pure peggio. Ma non è mai un buon segno, per un torneo che un tempo era più importante della Premier, perdere per strada pezzi di argenteria pregiata.

Paradossalmente, a compensare gli addii illustri provvede il ritorno in panchina dei Fantastici Quattro. Dopo due anni di riposo, Max Allegri riprende in mano una Juventus che ha fallito sul fronte del rinnovamento. La Lazio si è messa in casa l’ultimo allenatore italiano capace di aggiudicarsi un trofeo internazionale, Maurizio Sarri. A Napoli Luciano Spalletti potrà sfogare le amarezze accumulate dopo il licenziamento interista. Infine, Mourinho al timone dell’Urbe giallorossa: può essere un Cesare oppure un Caligola, indubbiamente ritrovarlo in serie A fa un certo effetto, in attesa di verificarne i risultati.

Quando ero bambino, il mitico Gianni Brera si divertiva a fare le carte al campionato. Non ci prendeva quasi mai, ma scriveva in maniera inimitabile.

Prendendolo a irraggiungibile esempio, chiuderò assegnando la pole position alla Juve, affiancata dall’Atalanta, che prima o poi vincerà lo scudetto. Dietro il Milan e l’Inter, davanti al Sassuolo, alle romane e al Napoli.

Buon viaggio.

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