Mercoledì 24 Aprile 2024

Serie A, Lega: solo in 5mila allo stadio nelle giornate 16-23 gennaio

Il governo ha chiesto di valutare uno stop al campionato o di giocare a porte chiuse. Intanto i Tar bocciano le quarantene delle Asl per Torino, Udinese e Salernitana

I giocatori del Torino (Ansa)

I giocatori del Torino (Ansa)

Roma, 8 gennaio 2022 - Si va verso il rinvio a data da destinarsi per la sfida tra Cagliari e Bologna. Il Consiglio di Lega sta infatti valutando il tema calendario alla luce della situazione Covid, secondo quanto si apprende. Verso il posticipo a lunedì invece la gara tra Fiorentina e Torino, mentre si sta analizzando la situazione relativamente al match Udinese-Atalanta dopo i nuovi contagi emersi oggi.

In giornata, infatti, la Lega ha vinto tre dei quattro ricorsi presentati contro i provvedimenti delle Asl locali. I Tar di Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Campania le hanno dato ragione dopo la disposizione della quarantena, da parte delle autorità sanitarie, per Udinese, Torino e Salernitana. Di parere opposto, invece, il Tar dell'Emilia che ha confermato la quarantena per il Bologna. A questo punto i giocatori negativi di Toro, Udinese e Salernitana non sono più costretti all'isolamento e possono tornare ad allenarsi, quindi potranno essere in campo per la 21esima giornata. Per quanto riguarda le gare del 20° turno non disputate giovedì scorso (Atalanta-Torino, Bologna-Inter, Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia), il giudice sportivo ha fatto sapere che sono 'sub iudice'.

Parite Serie A, probabili formazioni e orari tv della giornata 21

L'Assemblea della Lega calcio ha anche deciso che per le giornate del 16 e del 23 gennaio solo 5mila persone potranno assistere alle partite. La ventunesima giornata, invece, in programma domani e lunedì, così come la sfida di Supercoppa italiana di mercoledì tra Inter e Juventus, si svolgeranno con capienza al 50% negli stadi. Solo dopo la pausa per la nazionale, prevista dopo il 23 gennaio con ripresa del campionato il 6 febbraio, si ritornerà alla capienza prevista per legge.

Sarebbero queste le decisioni emerse nell'assemblea d'urgenza dei vertici per affrontare l'emergenza Covid, all'indomani della telefonata di Mario Draghi che ha chiesto alla Federcalcio di valutare l'ipotesi di disputare le prossime partite a porte chiuse. Ma resta sempre sul tavolo anche la possibilità di uno stop del campionato, visto l'andamento dei contagi. Idea non gradita, come ribadito ieri dal presidente della Figc Gabriele Gravina nel corso della chiamata con il premier.