Venerdì 19 Aprile 2024

Scontri Inter-Napoli, il prefetto: "San Siro a pieno regime solo a metà febbraio"

La decisione di ordine pubblico dopo le violenze nel pre-partita e le decisioni del giudice sportivo per i cori razzisti

Una veduta di San Siro

Una veduta di San Siro

Milano, 28 dicembre 2018 – Sarà un periodo anomalo in casa Inter e a San Siro. I fattacci di mercoledì, partendo dai buu razzisti a Koulibaly, passando per gli scontri all’esterno dello stadio, porteranno a gravi conseguenze per i tifosi nerazzurri. Ieri il Giudice Sportivo ha comunicato la propria decisione, ed è una punizione dura per San Siro che sarà chiuso per il match di Coppa Italia con il Benevento e per la prima di andata con il Sassuolo, mentre per il match con il Bologna (terza di ritorno) non potrà esserci la Curva Nord. Ma non è finita, perché la piaga della violenza deve essere sconfitta in tutti i modi. Oggi il prefetto di Milano Renato Saccone ha annunciato ulteriori provvedimenti.

META’ FEBBRAIO AL COMPLETO – Oggi si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine pubblico, al termine del quale il prefetto Saccone ha comunicato gli obiettivi e le strategie delle istituzioni per riportare la sicurezza negli stadi. L’Inter, che in questa stagione comanda i dati di affluenza negli stadi, vedrà riempirsi totalmente San Siro solo a metà febbraio: “La prossima partita in casa dell'Inter con tutto il pubblico sarà a metà febbraio – ha annunciato Saccone all’Ansa - A gennaio invece faremo un vertice sulla sicurezza che coinvolgerà le società Inter e Milan. L'obiettivo è isolare i violenti, non si può far pagare a tutti comportamenti criminali". Le parole di Saccone non significano che San Siro sarà porte chiuse fino a metà febbraio, ma molto probabilmente, oltre alle decisioni del Giudice Sportivo, lo stadio vedrà chiusi alcuni settori anche successivamente al match con il Bologna. L’indicazione ‘metà febbraio’ potrebbe almeno escludere il ritorno dei sedicesimi di Europa League con il Rapid Vienna in programma il 21 febbraio.

NESSUN RICORSO – Per quanto riguarda le decisioni in casa Inter, dopo la nota chiara di ieri di condanna ferma su quanto accaduto mercoledì, ci sarebbe la strategia di non presentare ricorso contro le decisioni del Giudice Sportivo. La sanzione probabilmente è stata considerata eccessiva, ma si è voluto mandare un segnale chiaro accettandola. Di conseguenza, in attesa di capire esattamente le decisioni del prefetto, e le date precise del provvedimento, resteranno le sanzioni già comunicate: ovvero due partite a porte chiuse e una terza senza la Curva Nord.