Ronaldo e Morata, i bomber della Juve cercano gloria anche in Nazionale

CR7 può superare Puskas segnando alla Francia. Morata invece si gode il ritorno con la Spagna

Ronaldo in azione

Ronaldo in azione

Torino, 13 novembre 2020 - Hanno lasciato Torino per raggiungere i ritiri delle proprie Nazionali da grandi protagonisti di questo inizio di stagione in maglia Juventus. E grandi protagonisti vogliono continuare a esserlo anche con le loro selezioni. In realtà, uno dei due c'è già riuscito nei giorni passati. Sì, perché Cristiano Ronaldo è salito - grazie alla rete rifilata ad Andorra in amichevole - a quota 746 gol in carriera, raggiungendo Ferenc Puskas al quarto posto della classifica dei cannonieri più prolifici di tutti i tempi. La rete del sorpasso all'ungherese potrebbe arrivare domani sera, in occasione del big match di Nations League in casa della Francia

"Ronaldo al Psg? Tutto è possibile"

Francia il cui commissario tecnico, Didier Deschamps (vecchia e cara conoscenza della Vecchia Signora), ha parlato di CR7 alla vigilia della sfida. In particolare di un suo eventuale approdo al Paris Saint Germain. "Tutto è possibile nel calcio. La Juventus è un grande club e ovviamente è contenta di averlo. Non ho intenzione di anticipare cosa farà o no. Da anni è ai massimi livelli. Il giocatore che è, quello che ha fatto, attira l'attenzione. Il club dove gioca Cristiano è sempre sotto esame. Non so se vuole andare al Psg, ma è un calciatore eccezionale, che negli anni ha dimostrato di essere continuo ai massimi livelli. Vuole ancora rincorrere record". Il prossimo potrebbe essere quello dell'iraniano Ali Daei, il re dei bomber delle nazionali con 109 sigilli, con Ronaldo a quota 102. 

Morata ritrova la Spagna

Ne può vantare decisamente meno con la Spagna Alvaro Morata, che però si gode il ritorno con le Furie Rosse a un anno di distanza dall'ultima convocazione. Merito del super rendimento tenuto con la Juventus (sei reti nelle ultime sette gare). "Sto bene. Bisogna avere fiducia: il gol è una questione di... buttare la palla dentro - dice l'attaccante iberico alla vigilia della partita con la Svizzera - Arriverà il momento anche in Nazionale. Sarà la seconda volta in carriera che gioco più di 60 minuti per sei partite di seguito. Da qui gli ultimi risultati, ma sono la stessa persona e lo stesso giocatore. Cambia solo essere o non essere in campo, negli altri anni non avevo avuto questa continuità. Alla Spagna manca un bomber? Penso di poter esserlo io". 

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