Ronaldo, è addio con Mendes. E scoppia il caso Georgina

CR7 saluta lo storico procuratore e ingaggia un nuovo agente. Problemi anche con la compagna: si rincorrono le voci di una crisi fra i due. In Arabia Saudita, non essendo sposati, i due non potrebbero convivere, ma è in arrivo il permesso

Milano, 5 gennaio 2023 - Con la firma per l'Al Nassr, Cristiano Ronaldo ha deciso di cambiare vita. Niente più Europa, niente più calcio di vertice e niente più Jorge Mendes. Il procuratore con il quale ha condiviso i successi personali e di squadra raggiunti durante le esperienze al Manchester United, al Real Madrid e alla Juventus è infatti stato messo alla porta da CR7. O il contrario forse: questo solo il tempo lo chiarirà con esattezza. Fatto sta che dopo il trasferimento in Arabia Saudita del cinque volte Pallone d'Oro, l'agente portoghese non lavorerà più per l'attaccante classe '85. Al suo posto, come rivelato da The Athletic, ecco Ricardo Regufe, che di Ronaldo è collaboratore da anni, pur non essendo fra i principali protagonisti durante le trattative che hanno portato in giro per l'Europa l'ex Sporting Lisbona. Un braccio destro prezioso per aiutare Cristiano in questa ultima fase di carriera da calciatore. A lui sarebbero andati 30 milioni di euro al momento dell'ufficializzazione dell'accordo con l'Al Nassr. 

Ronaldo con la compagna Georgina (Ansa)
Ronaldo con la compagna Georgina (Ansa)

La storia con Georgina

Salutato Mendes, c'è anche un'altra questione da risolvere: quella legata alla compagna Georgina Rodriguez. La coppia, con i figli, è volata insieme alla volta dell'Arabia Saudita, seppur in giro circolino delle voci che vorrebbero una certa aria di crisi fra i due, che resterebbero insieme solo perché in ballo c'è troppo per arrivare (almeno in questo momento) ad una separazione. Occhio però, perché nel Paese dove hanno appena messo piede, la legge non prevede che due persone convivano al di fuori del matrimonio. E Ronaldo non è sposato con la modella argentina, seppur la loro relazioni duri ormai da sei anni. Gli avvocati però sono ottimisti, visto che le autorità sembrano orientate a chiudere un occhio e a concedere un permesso speciale. Questo per merito dell'avvento del principe ereditario Mohamed Bi Salmàn, che negli ultimi cinque anni ha promosso diverse eccezioni nel campo dei diritti umani e delle donne. 

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