Roma, apre la nuova sede all'Eur. C'è anche il premier "tifoso" Conte

Gran festa in casa giallorossa. Presente anche la sindaca Raggi

Il premier Conte e Mauro Baldissoni, vicepresidente della Roma (Lapresse)

Il premier Conte e Mauro Baldissoni, vicepresidente della Roma (Lapresse)

Roma, 23 febbraio 2019 - Non c'è sfarzo, ma eleganza asciutta e rigorosa. E un feeling perfetto con l'architettura classica del complesso dell'Eur che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere un polo della cultura imperiale pre bellica. Ed è proprio qui, nello storico Palazzo d'Arte Moderna (duemila metri quadri su tre piani con una terrazza con vista mozzafiato che affaccia sull'obelisco Marconi) che la AS Roma ha costruito la sua nuova casa. Un quartier generale elegante, dall'arredo minimalista e concepito sulle trasparenze di ampie vetrate, che riprendono il progetto originale sul passaggio della luce negli ambienti, graffiti in rilievo e il brand societario in misurato risalto sul colore dominante, il bianco. No, niente americanate, ma perfetto italian style. Sarà la casa dei dirigenti, dal vice presidente Baldissoni al Ceo Fienga, e il campo di battaglia del marketing, giusto per dirne un paio. E la prospettiva è chiara, chiudere il triangolo giallorosso del quadrante sud della città: la squadra a Trigoria, i vertici all'Eur e, sì, lo stadio, il nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle.

Ieri, per l'inaugurazione della nuova sede giallorossa, molto bella va sottolineato, è arrivata la benedizione di monsignor Fisichella e la presenza, forte, delle istituzioni non solo cittadine. Se la sindaca Virginia Raggi ha scherzato sulla "pressione" del progetto stadio, sottolineando come la Roma "sia nata come squadra di calcio per evolversi in qualcosa di più di un semplice club di calcio, sappiamo quanto sia lenta la burocrazia rispetto a quanto non lo siano gli imprenditori capaci come voi, ma noi siamo qui per velocizzare l'apparato", il premier Giuseppe Conte è stato la vera star dell'appuntamento. Ha scherzato con i giornalisti, evitato con garbo i temi caldi della politica: "Vi prego, per qualche minuto fatemi godere in relax questi momenti da tifoso romanista".

E già perchè lui, dopo aver 'benedetto' il progetto Stadio: "Mi sembra migliorato, un plauso all'amministrazione cittadina e alla sindaca Raggi in particolare", ha scherzato: "Sono qui in una doppia veste, come premier e tifoso della Roma. E non so mica dirvi quale ruolo sia più semplice". Conte si è definito "tifoso maniaco e fiducioso per la Champions" che però tifa "per le squadre italiane all'estero e incapace di gufare la Lazio". Poi quando gli è stata consegnata la maglia della Roma con le firme dei giocatori ha sorriso: "Per averla sono dovuto diventare premier", invocando a voce la presenza di Totti, presente con Monchi, Bruno Conti, Balzaretti, Tempestilli. Il Gran Cerimoniere di una serata che, letteralmente, ha illuminato la zona museale dell'Eur di giallorosso, è stato Mauro Baldissoni, che ha scherzato con ospiti e presenti sottolineando come la nuova sede sia, in realtà, una "casa, perchè noi siamo una famiglia prima di essere azienda" che ha riportato "la Roma al centro della città". Un po' come accadde quella volta che Rudi Garcia, vincendo il derby della rinascita romanista disse: "Abbiamo riportato la chiesa al centro del villaggio".