Martedì 16 Aprile 2024

Roma, Mourinho: "Ho tirato le orecchie ad Abraham e Belotti"

Lo Special One si è lamentato del primo tempo dei giallorossi, ma la qualificazione è ancora nelle loro mani

Mourinho ha parlato del pari con il Betis

Mourinho ha parlato del pari con il Betis

Roma, 14 ottobre 2022- La Roma è riuscita a strappare un pareggio al Betis in Europa League per continuare a sperare nella qualificazione al prossimo turno. Dopo un primo tempo decisamente sottotono i giallorossi hanno alzato l'asticella nella ripresa riuscendo a restare a galla grazie a un gol di Belotti. Ma nella prima frazione della partita l'attacco non ha girato a dovere e negli spogliatoi Mourinho si è lamentato con le sue due punte.

Una tirata d'orecchie

Da tempo ormai sono noti i problemi della Roma in fase realizzativa. I giallorossi creano tante occasioni ma non riescono a concretizzare, uno scenario che si è palesato anche nella gara di ieri. E Mourinho è ben conscio della situazione, tanto che a Sky ha parlato dei problemi dei suoi attaccanti: "Il primo tempo non è quello che avevo chiesto ad Abraham e Belotti, per me il primo tempo male. Sono usciti con le orecchie rosse. Secondo tempo fantastico, grande responsabilità nel miglioramento della squadra. Non si tratta del gol ma di non perdere la palla. Il secondo tempo mi è piaciuto tanto".

Il destino nelle mani della Roma

Il pareggio è ossigeno puro per continuare a sognare il passaggio del girone, soprattutto perché il destino è ancora nelle mani della Roma, come ha ricordato lo stesso Mourinho: "Con tutti i problemi che abbiamo noi, giocare contro una squadra fresca, e avere il cuore che abbiamo avuto, che si è trasformato nella migliore qualità di gioco, penso che senza dubbio abbiamo meritato il pareggio che è vita. Magari con le qualità che abbiamo, negli ultimi 10 minuti possiamo rischiare di più. Abbiamo le qualità per provare di più nel finale però oggi abbiamo dovuto giocare con la testa, siamo vivi, due partite da giocare e vincere. Se non vinciamo siamo fuori. E’ buono perché pensiamo solo a noi senza pensare nessun altro risultato".

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