Roma, Schick: "La sconfitta col Porto ha cambiato tutto. Monchi? Addio inaspettato"

L'attaccante ceco, al portale isport.cz, analizza il momento vissuto dai capitolini: "Per fortuna è arrivato Ranieri a portare positività in uno spogliatoio depresso"

Patrik Schick, 23 anni

Patrik Schick, 23 anni

Roma, 20 marzo 2019 - Paradossalmente, tra le tante difficoltà vissute dalla Roma ultimamente, Patrik Schick si sta distinguendo per una crescita a livello personale che lascia ben sperare l'ambiente. ARBITRAGGI CONTESTATI - L'attaccante ceco ha parlato del momento vissuto dai capitolini al portale del suo paese isport.cz. L'analisi dell'ex Sampdoria è cominciata dal recente (e discusso) ko in Champions League contro il Porto. "E' stato, specialmente alla luce della semifinale dell'anno scorso, un grande dispiacere: di fronte avevamo un avversario non trascendentale, che tra l'altro nel match di andata avevamo battuto meritatamente. Ci credevamo - continua Schick - e da quell'eliminazione in poi è cambiato tanto nel club". Ad alimentare l'uscita della Roma dalla competizione europea più prestigiosa è stato un arbitraggio rivedibile. "Dopo la concessione del rigore ai portoghesi, eravamo convinti che l'arbitro almeno sarebbe andato al Var a visionare un episodio così plateale. Non l'ha fatto, non abbiamo capito perché e la cosa ci ha deluso. Purtroppo ultimamente in Champions non siamo fortunati: penso pure alla scorsa stagione, quando non completammo la rimonta ai danni del Liverpool per un solo gol e, anche in quell'occasione, fummo privati di 2 rigori. Resta però da ammettere la bravura del Porto, che nel match di ritorno ha giocato molto meglio di noi". L'ADDIO DI MONCHI - Dopo il ko in terra portoghese, come detto dallo stesso Schick, in casa Roma è cambiato tanto, per non dire tutto. "Non è mai bello dover esonerare un allenatore e il suo staff. Per nostra fortuna, è arrivato Claudio Ranieri, che è un tecnico onesto che sta provando a togliere le scorie da un ambiente che di recente aveva perso positività. L'impresa gli sta riuscendo, nonostante la recente sconfitta di Ferrara: adesso c'è la sosta - continua l'ex Samp - e solo dopo scopriremo come stiamo davvero e, a lungo termine, quale sarà il futuro della Roma". Il presente, almeno dietro la scrivania di Trigoria, parla di un posto vacante: quello lasciato vuoto da Monchi. "Non ci aspettavamo l'addio del ds spagnolo: ci ha colpito molto perché ci difendeva sempre e ci sosteneva. Era un personaggio che piaceva a tutti - ammette Schick - al punto che chiunque avesse un problema poteva andare da lui". Il ceco chiude l'intervista parlando delle sue condizioni fisiche, messe a dura prova dai ritmi del calcio italiano. "In Serie A le partite sono diverse, ma ora comunque mi sento finalmente bene".