Giovedì 25 Aprile 2024

Roma-Napoli, Spalletti: "La nostra forza sarà non snaturarci. Anguissa? Non ci sarà"

Il tecnico toscano sulle qualità dei giallorossi: "Sono pericolosi sui piazzati: sta a noi non fargliene tirare tanti"

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 22 ottobre 2022 - Dopo 10 vittorie di fila il Napoli deve continuare a dimostrare il proprio valore e farlo in casa della Roma nella gara in programma domenica 23 ottobre alle 20:45: a presentarla in conferenza stampa è stato il grande ex Luciano Spalletti.

Occhio ai piazzati

  La chiacchierata del tecnico toscano davanti a microfoni e taccuini è cominciata proprio dall'analisi di una partita che dirà molto sulle ambizioni delle due contendenti. "Sarà una bella sfida che tra l'altro sarà molto seguita. Di solito non è una sola gara che condiziona il cammino di una squadra, ma di certo può aiutarti a lavorare con più serenità: detto questo, dobbiamo continuare a mettere in campo quello che sappiamo fare". Dall'altro lato ci sarà una Roma a sua volta in possesso di caratteristiche molto interessanti. "Non dovremo snaturarci e continuare a fare quello che ci riesce meglio: magari con ancora più qualità e velocità. I giallorossi sono una formazione molto fisica e pericolosa in particolare sui piazzati: dovremo essere bravi noi a concederne il minor numero possibile". A tal riguardo il Napoli non sarà aiutato neanche dal sempre più probabile forfait di Anguissa e dei suoi muscoli. "E' molto difficile che ci sia. Innanzitutto sarebbe pericoloso rischiarlo - ammette Spalletti - e poi si tratterebbe anche di una mancanza di rispetto verso i suoi compagni che l'hanno sostituito molto bene e che meritano fiducia". Ne merita sempre di più anche Kvaratskhelia, idolo indiscusso degli azzurri e spauracchio numero uno degli avversari. "E' un ragazzo molto equilibrato che, in quanto tale, non si lascia scalfire da nulla: lo si è visto anche dalla freddezza con cui si è presentato sul dischetto quando ha avuto l'occasione".

Sfida nella sfida in panchina

  Non solo il georgiano: molti riflettori saranno puntati anche sulle due panchine, dove siedono due allenatori carismatici e dalle parabole per certi versi opposte. "E' difficile per me non apprezzare il lavoro dei colleghi ed è inevitabile che si finisca con il modificare l'assetto della propria squadra in base agli avversari: quello che spesso da fuori sembra un turnover in realtà è proprio quest'operazione. Di certo domani avremo di fronte la squadra guidata da uno dei migliori tecnici su piazza: non so quello che organizzeranno loro, ma noi di certo cercheremo di puntare sulle nostre migliori caratteristiche". Tra esse anche la consapevolezza della propria forza. "Fare le cose senza convinzione significa farle male e nel nostro caso sarebbe un peccato".

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