Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, vicina la fumata bianca tra Pallotta e Friedkin

Da limare gli ultimi dettagli prima della cessione della società capitolina al californiano. Intanto i terreni di Tor di Valle passano a Vitek

James Pallotta (LaPresse)

James Pallotta (LaPresse)

Roma, 10 dicembre 2019 - Un magnate californiano di nascita e texano di adozione sotto l'albero: è questo il dono che la Roma potrebbe ricevere per Natale, dato che la trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin è arrivata alle battute finali. DOMANDA E OFFERTA - Prima di brindare al passaggio di proprietà occorre però limare gli ultimi dettagli, che in realtà, trattandosi di ingenti somme di denaro, proprio tali non sono. A rallentare la fumata bianca è la differenza tra domanda e offerta: un miliardo di euro la prima (complici i 272 milioni di debito), tra gli 800 e i 950 la seconda. Insomma, una discrepanza non impossibile da superare magari anche in tempi brevi, quando il club giallorosso potrebbe avere un nuovo socio di maggioranza ma, al contempo, la presenza perdurante di Pallotta, seppure con un ridotto impegno economico. Il leader indiscusso dell'eventuale nuova gestione sarebbe Friedkin in persona, convinzione maturata ancora di più dopo il blitz di metà novembre nella Capitale in cui ha potuto ammirare da vicino il pianeta Roma, strutturato in 12 società (3 dedicate al nuovo stadio di Tor di Valle). Sia il tour guidato con Bob Needham (Chief Financial Officer della Raptor di Pallotta) sia la due diligence hanno incoraggiato il magnate californiano a procedere, a patto ovviamente di trovare gli ultimi accordi di natura finanziaria. Somma complessiva e tranche di versamento: a ballare sono questi due dettagli non da poco ma neanche insormontabili. Per la precisione, Pallotta chiede 272 milioni per coprire i suddetti debiti, 130 (su 150 totali) di aumento di capitale da sottoscrivere entro il 31 dicembre 2021 e poi altri 450-500 milioni per chiudere un'operazione da cui lui stesso vuole trarre beneficio. Come? Innanzitutto ottemperando agli impegni già presi: entro fine anno l'attuale patron rimpinguerà personalmente le casse del club con 40 milioni (più altri 10 per la conversione di vecchi crediti). Poi non lasciando del tutto una società sì da rinforzare sotto il profilo economico ma anche ritenuta capace di produrre ricchezza a breve e a lungo termine. ACQUISTATI I TERRENI DI TOR DI VALLE - Intanto, il ceco Radovan Vitek (patrimonio globale di 3,4 miliardi di dollari, 617esimo uomo più ricco del pianeta) è pronto a rilevare da Unicredit i terreni di Tor di Valle. L'operazione sarà chiusa entro metà mese, dopodiché il proprietario della Roma potrà trattare per ritornare in possesso della sede dello stadio. Già, ma chi? Pallotta o Friedkin?