Martedì 23 Aprile 2024

Roma sconfitta dal nervosismo, la pausa Nazionale per abbassare la tensione

Tre cartellini rossi nelle ultime due giornate di campionato, lo specchio di una squadra sul filo di nervi

I giallorossi dopo il derby perso mentre salutano i propri tifosi

I giallorossi dopo il derby perso mentre salutano i propri tifosi

Un derby da sogno per la Lazio, uno da incubo per la Roma. I giallorossi in appena tre giorni sono passati dal paradiso dei quarti di finale conquistati in Europa League, eliminando la Real Sociedad, senza subire neanche una rete, all'inferno del secondo derby perso su due in questa stagione. Un derby perso in malo modo, condizionato da un'ingenuità pesante come un cartellino rosso nel primo tempo, che ha di fatto precluso la vittoria alla squadra di Mourinho. Se il campionato finisse oggi, i giallorossi avrebbero fallito l'obiettivo del rientro nella più importante competizione continentale. Per un solo punto certo, ma l'obiettivo sarebbe fallito, con una partita fiasco nel momento della verità. Certo anche in caso di quinto posto, l'opzione Champions via Europa League sarebbe sempre percorribile, ma i favori del pronostico non pendono dalla parte dei giallorossi.

La vera chiave del match è stata quella del nervosismo. Fin dai primi minuti i lupacchiotti sono sembrati correre sul filo del rasoio. Il primo cartellino giallo è arrivato in meno di 10' e alla mezz'ora del primo tempo. Una situazione che doveva far squillare nella testa dei giallorossi un importante campanello di allarme. L'espulsione è quasi comica, per non dire drammatica. Ibanez, già ammonito, su un pallone innocuo nella metà campo laziale, dopo un controllo sbagliato, fa il bis, decidendo di stendere Milinkovic-Savic. Al livello più alto sono i dettagli a far la differenza e se gli errori possono essere ammessi, ingenuità di questo tipo sono ciò che ferma la Roma dal salto di qualità.

Si può dire che la sosta sia un vero toccasana per la squadra di Mourinho. Le Nazionali possono servire ad abbassare il livello di stress, fare mente locale e ricaricare le pile, per smaltire la tensione accumulata nelle ultime settimane. Il quarto posto è ancora ad un solo punto di distanza e i continui inciampi delle rivali, rendono meno amara la sconfitta del derby. 

Tutti i numeri del derby

Per la Roma si tratta della seconda sconfitta stagionale su due nei confronti cittadini. Il risultato di 1-0 è lo stesso dell'andata. Un risultato preziosissimo per i biancocelesti che ora guidano la corsa Champions League al secondo posto. A decidere il match è stato il gol di Mattia Zaccagni al 65', mentre per i giallorossi il protagonista in negativo è Ibanez con un cartellino rosso rimediato al 32'. All'espulsione per il brasiliano si è aggiunta quella di Cristante arrivata a partita finita per una lite con Marusic, anche lui espulso. 

La Lazio, forte anche della superiorità numerica per oltre un'ora, ha dominato nel confronto sul possesso palla: 69% contro il 31% dei giallorossi. Sono stati 637 i passaggi riusciti dai biancocelesti, con una precisione del 92%, quasi il triplo di quelli completati dalla Roma, con 241 passaggi riusciti (80% di precisione). Anche i dati sui tiri in porta riflettono il dominio laziale. Sono stati 12 i tiri totali della Lazio con 5 di queste in porte. Rui Patricio è stato decisivo in almeno un paio di occasioni con alcune parate prodigiose. La più bella di tutte quella da due passi su Felipe Anderson. L'azione è stata fermata per fuorigioco, ma in realtà la posizione del brasiliano era regolare, vista la doppia deviazione di Mancini e Cristante, rendendo così fondamentale l'intervento del portiere portoghese. Estremo difensore che nulla a potuto sul destro perfetto di Zaccagni. I giallorossi hanno invece concluso verso Provedel solo 3 volte, per un totale di 8 conclusioni. 

Per quanto riguarda la fase difensiva, la Roma è riuscita a recuperare il pallone dal possesso avversario in 43 occasioni; mentre la Lazio addirittura in 55. Ma a farla da padrone è stata la fisicità e l'agonismo. Sono stati in totale 31 falli commessi,18 dalla Lazio e 13 dalla Roma, con 3 espulsi (due a match concluso) e 7 cartellini gialli.

Il bilancio negativo dei giallorossi però non è ancora finito. Per la prima volta dalla stagione 2006-07 la Roma non segna neanche un gol nel doppio confronto con la Lazio e per la prima volta da 11 anni a questa parte, i lupacchiotti perdono tutti e due i derby stagionali. L'ultima volta il timoniere del doppio naufragio fu Luis Enrique, nella stagione 2011-12, allora fu un doppio 2-1 a piegare la sua squadra. Oltre a questo Mourinho nel prossimo match di campionato dovrà rinunciare a 4 giocatori, 3 dei quali difensori: alle espulsioni di Ibanez e Cristante infatti si aggiungono il giallo a Mancini diffidato e la seconda gioranta di squalifica che dovrà scontare Kumbulla. Insomma la Roma dovrà inventarsi una retroguardia nella sfida contro la Sampdoria. Roma al momento dunque al 5' posto a -5 dai cugini biancocelesi e con appena 6 punti ottenuti nelle cinque giornate.

Niente riposo per la prima squadra, 13 i convocati dalle Nazionali

La sconfitta nel derby, non ha sicuramente fatto piacere a José Mourinho che già oggi ha fatto tornare in campo a Trigoria i propri ragazzi. Presenti agli ordini dello Special One tutti i giocatori che non hanno ricevuto la convocazione dalla rispettiva selezione Nazionale. Sono 13 in totale i giocatori che hanno lasciato Roma per rappresentare il proprio Paese. Tra questi ci sono i 3 azzurri: Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini e Leonardo Spinazzola, i tre giallorossi saranno protagonisti delle due sfide con Inghilterra e Malta. Oltre ai tre italiani, lasceranno la Roma per partecipare alle qualificazioni per il prossimo Europeo: Rui Patricio (Portogallo), Zeki Celik (Turchia), Georgino Wijnaldum (Paesi Bassi), Marash Kumbulla (Albania), Nicola Zalewski (Polonia), Ola Solbakken (Norvegia) e Benjamin Tahirovic (Bosnia Erzegovina). Impegnato invece con i Campioni del Mondo, Paulo Dybala, convocato da Scaloni con l'Argentina. Impegnato in Sudamerica anche Roger Ibanez, con la verdeoro del Brasile, mentre Erbina Darboe partirà verso l'Africa per giocare con il Gambia.

I giallorossi sono, insieme a Napoli e Inter, la seconda squadra per numero di tesserati offerti alle rispettive Nazionali, solo il Milan presterà alle varie rappresentative più giocatori con 14. Sono 13 giocatori che rappresenteranno 11 Paesi differenti, ovviamente la selezione più rappresentata è quella azzurra, con ben tre giocatori prestati al CT Roberto Mancini. Parliamo di un gruppo che ha complessivamente raccolto 378 presenze e che vale circa 200 milioni di euro.