Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Brasile non estraderà Robinho in Italia, condannato a 9 anni per violenza sessuale

L'episodio risale all'epoca in cui il calciatore giocava nel Milan. Il nostro Paese potrà richiedere l'esecuzione della p'ena in Brasile

Robinho all'epoca in cui giocava nel Milan (Ansa)

Robinho all'epoca in cui giocava nel Milan (Ansa)

Roma, 3 novembre 2022 - Il Brasile nega l'estradizione di Robinho, l'ex attaccante del Milan condannato in Italia in via definitiva a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. Secondo quando apprende l'Ansa da fonti locali, il Paese del presidente Inácio Lula da Silva non procederà all'estradizione sulla base dell'articolo 5 della Costituzione. Tuttavia, grazie alla cooperazione giuridica, l'Italia può chiedere il trasferimento dell'esecuzione della pena in Brasile.

L'episodio di violenza risale alla notte del 22 gennaio 2013 e avvenne nel guardaroba di un locale della movida milanese. La vittima fu una ragazza albanese di 23 anni, che stava festeggiando il compleanno. Per questa vicenda, il Santos - la squadra brasiliana per la quale Robinho era tornato a giocare - aveva deciso di stracciare il contratto con il calciatore, dopo che i media brasiliani avevano pubblicato stralci delle intercettazioni del processo. 

L'Italia aveva presentato richiesta di estradizione per Robson de Souza Santos (questo il nome completo dell'ex giocatore di Real Madrid, Manchester City e Milan) lo scorso ottobre.