Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli, rinnovo sempre più lontano per Mertens

Diventa più probabile l'addio a fine stagione del belga, che lascerà un vuoto enorme nel reparto avanzato azzurro

Dries Mertens (Ansa)

Dries Mertens (Ansa)

 

Napoli, 10 marzo 2022 - Di solito dai momenti difficili si esce tramite gli uomini più rappresentativi: non è il caso del Napoli, che dovrà rialzarsi dopo la brutta sconfitta con il Milan senza Dries Mertens, sempre più ai margini del progetto e quindi lontano dal rinnovo.

Una media gol clamorosa

  Nonostante la qualificazione alla prossima Champions League, a meno di crolli clamorosi, sembri un obiettivo sempre più alla portata, difficile pensare che Aurelio De Laurentiis abbia voglia di appesantire il monte ingaggi del club con un contratto oneroso come quello del belga: è esattamente ciò che succederebbe qualora fosse attivata l'opzione per il prolungamento automatico dell'accordo attualmente in essere. Il problema per Mertens è che con il passare delle settimane sta perdendo quota anche l'altra ipotesi: la stesura di un nuovo contratto per consentire al miglior marcatore della storia del Napoli di terminare la carriera all'ombra del Vesuvio. Eppure gli argomenti al classe '87 non mancano: si comincia dai 9 gol segnati in stagione con un rapporto con i minuti giocati (1 ogni 136') da far invidia a tutti gli altri elementi della rosa. Oltre alla quantità c'è poi la qualità: se Victor Osimhen finora è spesso scomparso negli appuntamenti clou, Mertens ha seguito la strada opposta, castigando tra le altre Inter, Lazio, Atalanta e Juventus. Infine c'è il discorso leadership: in un Napoli che spesso si è sgretolato nei momenti decisivi, la tempra del belga, almeno in questo finale di campionato, potrebbe rivelarsi un'arma preziosa. E poi? Probabilmente dal prossimo luglio questo sodalizio vincente terminerà e per entrambi sarà tempo di scelte e bilanci.

La rivoluzione estiva

  All'attaccante le proposte, in Italia e all'estero, eventualmente non mancano. Il Napoli invece di colpo si sveglierà senza un bottino totale (e parziale) di 144 reti e 89 assist: un patrimonio tecnico che neanche la soddisfazione di De Laurentiis di risparmiare 5 milioni netti di ingaggio potrà colmare. Non solo: il patron verosimilmente nella stessa estate dovrà rimpiazzare due colonne dell'attacco e dello spogliatoio, visto che l'addio di Lorenzo Insigne è già cosa certa. Se poi il focus si allarga agli altri reparti allora il rischio di dover scomodare la parola 'rivoluzione' è altissimo: se poi questo epilogo di un ciclo comunque memorabile avvenisse senza neanche la gioia di un trofeo la sensazione di amaro in bocca generale sarebbe ancora più marcata. Generale: figurarsi di chi sognava di chiudere la carriera in azzurro.

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