Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli, a Glasgow la notte delle prime volte

Contro i Rangers decidono Politano e Raspadori, mai a segno in Champions e Ndombele, alla prima gioia in azzurro

Rangers-Napoli, l'esultanza di Raspadori (Ansa)

Rangers-Napoli, l'esultanza di Raspadori (Ansa)

Napoli, 15 settembre 2022 - La prima volta non si dimentica mai: figurarsi quando coincide con una vittoria pesantissima in Champions League. E' ciò che avranno pensato Politano, Raspadori e Ndombele, che grazie alle loro 'prime volte' hanno permesso al Napoli di battere a domicilio i mai domi Rangers e di mantenere un ruolino di marcia finora perfetto in Champions League.

Due primati contemporanei

Punteggio pieno e miglior attacco del torneo. Anzi, dei tornei. Basti pensare che gli azzurri in questo momento dominano la classifica del fatturato offensivo anche in Serie A, dove finora hanno messo a referto 13 reti, mentre sono 7 (in appena 2 gare disputate) i sigilli in ambito europeo. Il totale recita 20, con una media di 2,5 reti a partita che colpisce per la quantità ma anche per la varietà dei marcatori: 8 in campionato (primato condiviso con l'Inter) e 6 in Champions grazie ai nuovi ingressi avvenuti all'Ibrox Stadium. Insomma, a Glasgow è festa grande per tutti: per i signori delle prime volte ma, in un certo senso, anche per Zielinski, che sbaglia due rigori nel medesimo modo ma, in una serata evidentemente storta, ha la forza per abdicare al terzo tentativo dal dischetto, quello poi realizzato - anche stavolta col brivido grazie all'eccellente esperto McGregor - da Politano. Il resto lo hanno fatto la qualità del gioco del Napoli, che emerge come non mai quando il grosso, cioè sbloccare il risultato, è stato fatto e l'approccio delle riserve, che entrano nel modo migliore possibile e chiudono una partita più complicata di quanto racconti lo score finale.

Il tasto di Spalletti

La novità però è che rispetto al passato gli azzurri sembrano resistere meglio all'urto dei cosiddetti episodi negativi. Il pensiero va ai rigori sbagliati, una costante anche l'anno scorso, quando più o meno proprio di questi tempi Insigne mostrava una certa allergia dal dischetto. All'epoca il Napoli in campionato veleggiava a punteggio pieno, per un trend che sarebbe durato addirittura fino a novembre inoltrato. Eppure, in un certo senso, la squadra sembrava più fragile al cospetto degli imprevisti e soprattutto meno profonda sul piano della rosa. Non solo: il tasto della fisicità tanto battuto da Luciano Spalletti alla fine sta pagando e sta dando ragione proprio al tecnico toscano, che aveva chiesto (e ottenuto) un Napoli meno piccolo e fragile al cospetto degli avversari. Missione compiuta e la riprova è arrivata proprio nella notte di Glasgow, quella in cui i partenopei l'hanno spuntata con qualità e quantità.

Leggi anche - Juventus, i bookmakers sul possibile esonero di Allegri