Juventus, Rabiot: "Avessimo battuto l'Inter sarebbe cambiato tutto"

Il francese sottolinea: "Con i tre punti contro l'Inter, mentalmente sarebbe cambiato il nostro approccio al campionato e quello delle altre squadre nei nostri confronti"

Adrien Rabiot

Adrien Rabiot

Torino, 29 aprile 2022 - "Se avessimo battuto l'Inter sarebbe cambiato tutto". Parola di Adrien Rabiot, che come i compagni ha ancora addosso l'amarezza per quello che sarebbe potuto essere e che invece non è stato. Con un successo sui nerazzurri nel match disputato il 3 aprile, la Juventus avrebbe potuto davvero lottare per lo Scudetto fino alla fine. Invece, quella partita - vinta per 1-0 dai ragazzi di Simone Inzaghi - ha azzerato le speranze tricolori di Madama e rilanciato quelle della Beneamata. "Mentalmente sarebbe cambiato il nostro approccio al campionato e quello delle altre squadre nei nostri confronti - sottolinea il centrocampista francese ai microfoni di Dazn - Milan e Inter avrebbero avuto più pressione. Non è facile giocare avendo dietro di sé la pressione della Juve".

In attesa della rivincita

Ripensare ancora al passato però è inutile. Ai piemontesi non resta che chiudere nel migliore dei modi la stagione. La qualificazione alla prossima edizione della Champions League è a un passo (potrebbe già essere certa dopo questo weekend), mentre l'11 maggio a Roma i bianconeri si giocheranno la finale di Coppa Italia, avendo la possibilità di prendersi la rivincita sull'Inter. "È una partita che attendo in maniera particolare - continua Rabiot - perché la sfida di campionato mi ha deluso e innervosito. Idem la Supercoppa. Avremmo meritato di più in entrambe le partite. Abbiamo una rivincita da prenderci contro l'Inter". 

"Prestazioni di alto livello"

Ripensando allo scorso derby d'Italia, quella offerta dall'ex Paris Saint Germain in quell'occasione è stata senza ombra di dubbio la miglior prova stagionale. In generale, il momento attraversato dal classe '96 è ottimo. "In campo do sempre il 100%, ma è difficile mantenere lo stesso livello in tutte le partite. La prestazione contro l'Inter, o quelle più recenti, sono state di alto livello. Devo ripeterle ogni weekend ed è questa la cosa più complicata. Ruolo? Quand'ero più giovane giocavo più avanti, come un 10. Ora mi piace partire più da lontano. Preferisco avere spazio davanti a me. Chi pensa che io sia un giocatore offensivo non ha la corretta percezione di me. Sono un numero 6 o 8, non un 10. Pochi gol? So che in Italia si fa molta attenzione a questa cosa, ma io non sono ossessionato, non è una vocazione". 

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