Giovedì 18 Aprile 2024

Pirlo: "Andare alla Juventus è stata la scelta giusta. Ora ho voglia di allenare"

Il centrocampista si racconta in diretta su Instagram: "Ho imparato tantissimo da Conte e Allegri"

Andrea Pirlo

Andrea Pirlo

Torino, 21 aprile 2020 - “Andare alla Juventus è stata una decisione giusta. Nei quattro anni trascorsi lì ho vinto quattro Scudetti, Coppe Italia e ho disputato una finale di Champions League”. Andrea Pirlo è sicuramente uno di quei giocatori che a Torino, sponda bianconera, ha certamente lasciato il segno. Guarda caso, il suo arrivo è conciso con la rinascita della Vecchia Signora, sotto la gestione Antonio Conte, L'esperienza all'ombra della Mole del 'Maestro' è proseguita anche dopo il cambio in panchina fra l'attuale allenatore dell'Inter e Massimiliano Allegri, con il quale l'ex centrocampista della Nazionale aveva condiviso anche l'avventura al Milan. Due tecnici, quelli appena citati, che a detta dello stesso Pirlo gli hanno insegnato tantissimo.  "Penso che gli allenatori che gestiscano e basta non esistano più: ad esempio Allegri sembrava dall’esterno un tecnico che gestiva soltanto, ma in realtà era un gran lavoratore - ha raccontato in diretta su Instagram il campione del mondo nel 2006 con la maglia azzurra, che adesso sogna di fare l'allenatore - La prima volta che ho valutato questa possibilità è stata dopo una lezione di Conte. Ce ne faceva sempre da 40 minuti l’una. È stato allora che tra me e me ho pensato: ‘Anche io voglio fare l’allenatore’. Da lì mi è scattata la voglia di proseguire nel mondo del calcio in questo ruolo. Quanto incide un tecnico? Sui giocatori tanto, perché può farti rendere al 100% o non farti giocare. Trovare la persona giusta nel momento giusto diventa fondamentale”. 

Molti tifosi della Juventus, ancora attaccatissimi a Pirlo e con ben impresse in testa le sue magie in campo, lo rivorrebbero in bianconero, magari alla guida dell'Under 23. "Sono più orientato verso le prime squadre e non verso le giovanili. Credo di sentire la necessità di avere un obiettivo ben preciso da raggiungere, ho voglia di risentire quell’adrenalina della partita, la vittoria o la sconfitta, la responsabilità - spiega - Credo che il percorso giovanile non faccia per me, non è una cosa che può piacermi. Preferirei iniziare con i grandi".